Il Progetto Rete una catena di solidarietà

POVEGLIANO. Il Progetto Rete è nato nel 2008 dall’esigenza di dare una risposta alle fragilità economiche e sociali esistenti nel Comune. L’idea è partita dall’assistente sociale e dal parroco, i...

POVEGLIANO. Il Progetto Rete è nato nel 2008 dall’esigenza di dare una risposta alle fragilità economiche e sociali esistenti nel Comune. L’idea è partita dall’assistente sociale e dal parroco, i primi che avvertono i bisogni delle persone deboli. Riducendosi sempre di più le risorse finanziarie si è capito subito che solo coinvolgendo la comunità si potevano dare risposte. Così è partito il Progetto Rete con le associazioni Auser il Girasole, Al Centro della Vita, gli Alpini, le Parrocchie e l’Amministrazione Comunale. Ognuno ha un compito preciso, ma si opera tutti insieme. Il progetto vuole promuovere il benessere sociale inteso come qualità di vita e convivenza sociale di tutte le componenti di una comunità. Varie sono le attività: la prima e forse la più importante è il tutor sociale che segue una famiglia o una persona nel bisogno, questa persona è l’interfaccia continua tra chi ha bisogno e l’assistente sociale. Le altre attività sono: il trasporto sociale, raccolta e distribuzione di alimentari, la gestione del magazzino di abiti dismessi, casalinghi, mobili usati, la raccolta dei farmaci, il tutoring scolastico. In questo progetto è entrato anche il Ceod (centro educativo occupazionale diurno per disabili) Scacciapensieri. I ragazzi del centro partecipano a varie di queste attività il 17 e 18 marzo hanno aiutato nella raccolta degli alimenti effettuata presso la Coop di Spresiano, aiutano gli Alpini ad immagazzinare gli alimentari presso la parrocchia, aiutano l’Auser il Girasole nella raccolta degli indumenti.

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