Il progetto del sindaco di Treviso: «Villa Margherita sede degli ordini e vetrina del cibo»

Il sindaco al lavoro per togliere l’immobile dal degrado In ballo fondi Cipe. Domani e domenica visite con il Fai
Zago agenzia foto film treviso erba alta villa margherita
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TREVISO. «Villa Manfrin-Margherita sarà riqualificata per poter ospitare nelle nostre ipotesi una sede prestigiosa per gli ordini professionali, o una vetrina nobile per i prodotti locali a chilometri zero o un polo museale aperto alla cittadinanza».

Questo l’annuncio del sindaco di Treviso Mario Conte alla vigilia dell’apertura straordinaria nel week end, grazie al Fai Giovani, della settecentesca villa veneta affacciata su viale Felissent, ex comando dei carabinieri e da anni in stato di semi abbandono.

La storica struttura, che ospitava nel suo parco uno dei più bei roseti del territorio, da cui nacque anche la manifestazione “Treviso in Fiore”, è solo uno dei palazzi comunali in stato di abbandono o sottoutilizzati della città, come palazzo Scotti, villa Letizia o Ca’ Da Noal, diventata ultimamente sede per mostre occasionali, ma priva ancora di un reale progetto di sviluppo e di apertura alla città.

Fondi Cipe. «Stiamo attendendo una risposta dal governo per accedere ai fondi Cipe», spiega l’assessore alla Cultura Lavinia Colonna Preti , «perché le risorse per la riqualificazione dell’area di villa Manfrin sono ingenti, pertanto stiamo cercando anche finanziamenti privati al fine di garantire una sostenibilità del progetto a lungo termine, per questo attendiamo offerte non solo da associazioni ma anche da sponsor che possano studiare con noi un uso misto pubblico-privato degli spazi comprendenti villa, barchesse e parco».

Una strada tracciata sul solco delle riqualificazioni dell’area ex Pagnossin e della Fornace Gregory Scarpa, che stando ai piani anticipati dal consigliere Vittorio Zanini «saranno destinate a un uso alberghiero e ricettivo in chiave turistica, magari in un’ottica ambientale attraverso la promozione del bike sharing e delle piste ciclabili».

Porte aperte. Intanto i giovani del Fai propongono un assaggio di quello che potrà un giorno, forse, ritornare un bene pubblico aperto ai cittadini. Domani sera infatti villa Manfrin sarà aperta ai visitatori dalle 20 alle 23 con visite guidate in notturna ogni 30 minuti e l’accompagnamento musicale della pianista Giulia Vazzoler, su prenotazione obbligatoria alla mail treviso@faigiovani.fondoambiente.it. Affluenza senza prenotazione invece per le visite guidate di domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 17.30 alla scoperta di aneddoti legati alla nascita della villa, progettata dall’architetto veneziano Giannantonio Selva, autore del Teatro La Fenice, per volontà dell’imprenditore Girolamo Manfrin, che tra le sue attività aveva anche il commercio di tabacco.

Su questa inedita scoperta dei giovani del Fai, e su una storica esposizione di abiti del Settecento, i visitatori potranno conoscere storie e leggende per immedesimarsi nelle atmosfere dell’epoca.

Sempre domenica è riservata ai soci Fai invece la visita al parco con l’agronomo Claudio Corazzin alle 11 e alle 14, mentre aperta a tutti è la conferenza delle 17.30 sul tema “Bio diversità nel rapporto con l’agricoltura” con il faunista Fabio Dartora, e il bio aperitivo alle 18 (offerto da Natura Sì) con lo spettacolo danzante dell’associazione Atelye 54. 

L’iniziativa fa parte dell’evento regionale “Fai un giro in Villa: festival laboratorio del vivere la Villa Veneta” che coinvolge un sito per ciascuna provincia, a cui è possibile accedere con un contributo di 5 euro che i volontari chiederanno ai visitatori per il recupero di malga e pascoli di Monte Fontana Secca e Col de Spadarot, bene Fai a Quero. 

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