Il progetto all’istituto Einaudi Scarpa: mattina a scuola, pomeriggio in fabbrica

Ventidue studenti del quarto anno della scuola superiore di Montebelluna alterneranno lo studio al lavoro. Accordo con Confartigianato
Enzo Favero
Il preside Massimo Ballon
Il preside Massimo Ballon

Tra un mese e mezzo 22 studenti dell’indirizzo di meccanica dell’It Einaudi-Scarpa di Montebelluna lavoreranno anche in fabbrica oltre a frequentare le lezioni a scuola. Sono tutti studenti del quarto anno delle professionali che fino a tutto giugno del prossimo anno alterneranno lo studio al lavoro in azienda.

Lavoreranno part-time in modo da poter anche seguire le lezioni a scuola, avranno un compenso che va da un minimo di 1.600 euro (senza lavoro estivo) fino a 3.600 euro (con lavoro estivo) e, se assunto dal datore di lavoro in base al Contratto nazionale di lavoro artigianato, lo studente riceverà una borsa premio al conseguimento del titolo di studio di 1.050 euro dall’ente bilaterale di settore.

Gli studenti - specificano gli organizzatori - saranno soggetti alle tutele dovute in materia sicurezza, malattia, infortunio in ditta e in itinere.

Il progetto è stato reso possibile dall’accordo tra l’It Einaudi e Confartigianato AsoloMontebelluna sull’apprendistato duale e conferma l’attività svolta lo scorso anno con 50 studenti che oggi frequentano la quinta classe.

«L’esperienza dell’apprendistato duale porta a un livello superiore di consapevolezza di quello che è il mondo del lavoro rapportato alle attitudini dei ragazzi», spiega il preside dell’It Einaudi-Scarpa, Massimo Ballon «favorendo un orientamento dei giovani verso la scelta del percorso professionale che si vuole intraprendere, e rappresenta un investimento generazionale per lo sviluppo del territorio a cui questi ragazzi appartengono».

«Il valore aggiunto è poter apprendere direttamente dai titolari delle imprese, veri maestri artigiani», sottolinea Oscar Bernardi, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, «misurandosi su attrezzature, macchinari e processi di ultima generazione».

Diverse aziende del territorio di Asolo e Montebelluna si sono già candidate a ospitare gli studenti, consentendo così di realizzare abbinamenti spesso a “km zero”.

«Abbiamo puntato molto sulla sicurezza nel lavoro», precisa Fausto Bosa, presidente Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna, «sulla quale abbiamo lavorato molto nella fase di coprogettazione, pretendendo dalle imprese aderenti degli standard elevati. L’associazione si è anche fatta carico di formare direttamente in classe gli studenti su rischi aziendali, per presentarsi sul luogo di lavoro con l’adeguata preparazione».

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