Il prete manda auguri multietnici

Paese. Don Giuseppe scrive ai fedeli “ buon Natale” in arabo, albanese e rumeno
Don Giuseppe, parroco di Paese
Don Giuseppe, parroco di Paese

PAESE. Gli auguri di buon Natale diventano multietnici per avvicinarsi sempre di più a una società che è un melting pot. Don Giuseppe Tosin, parroco di San Martino a Paese, ha scritto alle famiglie della parrocchia in sei lingue diverse. Italiano, inglese, francese, romeno, albanese e pure arabo per raggiungere la maggior parte delle persone che formano la comunità di Paese, in una sorta di abbraccio corale al di là delle differenze linguistiche. «Cari amici che abitate nel territorio di Paese, il nostro augurio è che tutti, cristiani o di altre fedi religiose, possiate trovare nell'annuncio di questa festa 'pace agli uomini di buona volontà' un senso nuovo per vivere questi giorni e impegnarvi ad essere operatori di pace e di solidarietà»: così ha scritto don Giuseppe Tosin ai suoi parrocchiani in italiano, inglese, francese e albanese, mentre per i fedeli di credo ortodosso è stato ideato un testo ad hoc firmato anche dal sacerdote Ion Ciobanu che fa loro da guida spirituale. Per i cittadini arabi, un messaggio più stringato ma non per questo meno significativo: «Ti auguro un buon Natale, don Giuseppe Tosin». Le “buone feste” multietniche sono state allegate dal parroco di San Martino alla tradizionale lettera di Natale inviata alle famiglie. Nel messaggio, firmato anche dagli altri sacerdoti che operano nelle parrocchie del territorio comunale di Paese, si fa riferimento anche all'attualità. «Stiamo ancora vivendo momenti difficili a livello economico e sociale. Tempi difficili per la nostra Italia che ritroviamo ancora una volta ferita da scandali e corruzione», hanno scritto i sacerdoti, «tempi difficili anche per le nostre comunità, le famiglie, i giovani: mancanza di lavoro, divisioni, separazioni, malattie, lutti vissuti nelle nostre case anche in quest'anno. Ma non ci scoraggiamo: tanti sono anche i segni belli di vita che, giorno dopo giorno, alimentano la speranza e ci aiutano ad andare avanti con fiducia».

Rubina Bon

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