Il prete agli amici di Marco: «Non correte»

Monito di don Giorgio Piva durante le omelie domenicali al santuario delle Cendrole
Marco Reginato 22 anni di Riese con il nipotino di 5 mesi figlio della sorella
Marco Reginato 22 anni di Riese con il nipotino di 5 mesi figlio della sorella
 RIESE.
«Dobbiamo fermarci a riflettere affinché fatti del genere non si ripetano». Il giorno dopo il tragico schianto in cui hanno perso la vita Marco Reginato, 22 anni, di Riese e Manuel Beltrame, 20 di Montebelluna, il parroco don Giorgio Piva prega per loro nella messa domenicale. E lancia un appello. «Ragazzi, guardate le foto dei nostri figli morti e riflettete. Andate piano sulla strada».
 L'intera comunità riesina si è stretta attorno alle famiglie dei due giovani deceduti nel terribile incidente di venerdì notte in via Callalta. Ieri mattina in occasione delle celebrazioni domenicali il santuario di Cendrole (dove si svolgono le messe, dato che la chiesa di San Matteo è inagibile) era pieno. In tanti anche non abituali frequentatori del luogo sacro hanno voluto partecipare alla celebrazione in un momento tragico per l'intero paese. Il parroco don Giorgio Piva, durante l'omelia, ha dedicato una riflessione ai due giovani scomparsi. Lo ha fatto commentando il Vangelo, in cui si narrava il battesimo di Gesù. «Spesso i nostri giovani vogliono tutto e subito, invece bisogna insegnar loro che nella vita le cose importanti si ottengono solo con una lunga preparazione - ha detto il parroco - un evento tragico come questo ci sconvolge. Ci si deve fermare e riflettere. Ma la riflessione da sola non basta. Deve essere l'occasione per dar vita a un'azione importante da parte di tutti. E lo scopo dev'essere quello di evitare che queste cose si ripetano». Il parroco ha invitato i fedeli anche a guardare le foto dei due ragazzi, appese all'entrata della chiesa, e a riflettere sulla fragilità e sul valore di queste due giovani vite. Per i due ragazzi morti don Giorgio ha voluto recitare l'«eterno riposo» e per le loro famiglie invece l'«Ave Maria». Si è pregato per i due ragazzi e per le famiglie anche nelle chiese della frazioni, in particolare a Spineda. I funerali di Marco Reginato saranno celebrati mercoledì pomeriggio alle 15 alla chiesa di Cendrole. Aveva da poco compito 22 anni. Giovane, ma gran lavoratore. Lo ricordano così i familiari, gli amici e i colleghi. Lavorava come lattoniere col cognato, proprietario dell'azienda, e col padre. Aveva frequentato l'Ipsia per tre anni, ma poi aveva lasciato e si era dedicato al lavoro nell'azienda del cognato. Per diversi anni aveva anche giocato a calcio. Abitava in via Kennedy con il padre Roberto e la mamma Gianna Parisotto. La sorella, Marta, è sposata e madre di un bambino di soli 5 mesi. Un bimbo cui Marco era molto affezionato, lo teneva spesso in braccio, come nella foto che Marta ha tenuto stretta tra le mani per tutte le ore trascorse da quel tragico incidente. I familiari del giovane si sono recati in obitorio a Castelfranco sabato mattina per il riconoscimento della salma. Lì hanno incontrato i genitori di Manuel Beltrame, 20 anni, l'altro ragazzo deceduto. Il sindaco Gianluigi Contarin ha voluto portare le condoglianze di tutto il comune recandosi in visita a casa della famiglia nella stessa giornata. Da due giorni amici e parenti stanno facendo visita alla famiglia del ragazzo. E intanto la comunità si chiede se questa strage di giovani sulle strade riesine avrà mai fine.

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