Il postino non suona più di sabato in 14 Comuni
Da domani nuovo orario di lavoro nell'hinterland. Proteste degli utenti

Portalettere. Mai più di sabato
CASALE.
Poste Italiane annuncia che in 14 Comuni dell'hinterland trevigiano, tra cui Casale, cambia il recapito: basta posta al sabato, scelta che determinerà inevitabili proteste e polemiche da parte degli utenti. Da domani 31 gennaio i postini avranno un nuovo orario di lavoro: la consegna della corrispondenza prioritaria, raccomandata e commerciale verrà eseguita solo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16 e non più il sabato. Il progetto coinvolge i Comuni che fanno riferimento al centro di distribuzione di Mogliano (
Mogliano, Preganziol, Casale, Zero Branco, Casier, Morgano
) e Spresiano (
Arcade, Carbonera, Breda, Giavera, Nervesa, Maserada, Villorba e Spresiano
), per un totale di 81 portalettere. Poste Italiane infatti ha dato il via anche nella Marca al nuovo «piano di revisione complessiva dell'assetto logistico e del recapito, con l'obiettivo di venire incontro alle esigenze e alle abitudini sempre più diversificate della clientela e di migliorare ulteriormente la qualità e l'efficienza del servizio in vista della completa liberalizzazione del delmercato, in vigore dal primo gennaio di quest'anno». Dopo la riorganizzazione introdotta a Treviso e Castelfranco, si passa dunque da oggi ad altri 14 Comuni. «Il modo di comunicare è profondamente cambiato in questi anni ed è in continua evoluzione in quanto a strumenti e tempistiche utilizzate, basti pensare alla comunicazione elettronica - fa sapere Poste Italiane in una nota - per questo anche il modello di recapito ha bisogno di adeguarsi alle mutate esigenze delle persone. Poste Italiane ha analizzato la nuova realtà e questo accordo è la risposta al cambiamento di scenario e di abitudini. L'intesa conferma la capacità di dialogo e il senso di responsabilità mostrati da azienda e sindacati nell'individuare le più efficaci modalità organizzative, che ci consentiranno di proporre servizi ad alto valore aggiunto e soluzioni efficaci a queste nuove esigenze». Queste le spiegazioni delle Poste, legate a motivi di razionalizzazione delle risposte, ma non mancano vibrate proteste da parte degli utenti, che vedono statisticamente allungarsi i tempi di recapito della corrispondenza, con due giorni persi (sabato e domenica) anziché uno.
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