Il mondo islamico si spacca su Ahlam la miss marocchina

MONTEBELLUNA. Si spacca il mondo islamico sulla bellissima candidata a Miss Italia, Ahlam El Brinis, di origini marocchine.
«Le regole dell’Islam vanno rispettate: le donne per noi sono dei gioielli preziosi», dichiara Mohammed Haitouf, presidente dell’Associazione Islamica di Treviso e provincia. Ahlam ha 20 anni e punta alla corona della più bella d’Italia. Sfilate di moda, una pagina su Vogue Italia le hanno permesso di approdare alle presemifinali, che si svolgeranno dal primo al 5 settembre a Jesolo.
La ventenne, che gareggia con la fascia di Miss Eleganza Joseph Ribkoff Friuli Venezia Giulia, in questi giorni è stata messa sotto la lente d’ingrandimento, non solo per la sua bellezza mozzafiato, ma per la sua partecipazione al concorso dove sfila senza velo.
È stata oggetto di critiche e minacce nel web per le sue origini marocchine, anche se è nata a Padova. La ventenne ha saputo tenere testa rispondendo a tono.
«Sono libera di scegliere e questa è la mia strada», aveva dichiarato nei giorni scorsi. Il velo come la religione non è un ostacolo per lei che ha il pieno sostegno della sua famiglia e dei parenti in Marocco. Massimo sostegno ottiene, invece, dall’associazione italomarocchina “La Solidarietà” di Pederobba.
«Non c’è costrizione nell’Islam», dichiara il presidente dell’associazione e membro della federazione regionale islamica del Veneto, Ait Alla Lhoussaine, «lo dice anche il Corano, non possiamo obbligarla a mettere il velo per rispetto del prossimo».
Non è d’accordo invece il presidente dell’associazione islamica di Treviso e provincia. «Ci sono tantissimi altri modi per realizzarsi a livello lavorativo e personale e questo non è il metodo giusto per rappresentare la donna, anzi un insulto alla dignità e all’intelligenza di tutte le donne, che così diventano oggetti per fare business», sostiene Haitouf. Parole dure quelle del presidente nei confronti della giovane candidata al trono di Miss Italia. «Di certo non possiamo condannarla», continua il presidente dell’associazione di via Pisa a Treviso, «forse non è stata educata secondo la religione e le regole islamiche».
Dopo la sua candidatura la ventenne è stata presa di mira su Facebook con insulti, critiche e minacce. «Le persone che minacciano non hanno niente da fare», prende le distanze il presidente, «non do troppa importanza a questa vicenda perché in verità nel mondo islamico ci sono problemi più gravi».
Nessuno sconto, però, per Ahlam che già sogna la corona della più bella d’Italia.
Invece la solidarietà arriva dal sindaco di Montebelluna, il filosofo leghista Marzio Favero. «Massimo appoggio nei confronti di Alham perché ognuno è libero, sempre nel rispetto altrui, di fare le proprie scelte», commenta la vicenda, «Gli insulti e le minacce non si possono tollerare. Purtroppo questi social network stanno diventando dei luoghi incontrollati dove chiunque può dire quello che vuole senza avere rispetto degli altri».
Sbagliato, secondo il sindaco, puntare il dito per la scelta di sfilare in un concorso di bellezza, anche se Favero non ama questo tipo di manifestazioni in cui si esalta la bellezza a scapito di altre qualità del gentil sesso.
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