Il mistero del soldato Peter Pan caduto a 21 anni sul Grappa

La tomba 107 del Sacrario custodisce il segreto di un militare Gli storici pensano a un austroungarico figlio di una ragazza madre 

LA STORIA

Lo chiamano “il soldato della giovinezza”. È la tomba numero 107 del Sacrario di Cima Grappa: “soldato Peter Pan”, si legge. Una storia delicata che avvolge nel mistero la tomba di un giovane austro-ungherese morto a 21 anni durante il primo conflitto mondiale. La sua vita misteriosa ha molto a che vedere con il personaggio letterario inventato dal celebre scrittore scozzese James Mattehw Barrie nel 1902. Tutti lo conoscono: l’isola che non c’è, la fatina Trilly, la banda dei bimbi sperduti e così via. Ma cosa centra con la Grande Guerra e con il Sacrario di Cima Grappa? Il soldato Peter sicuramente non faceva di cognome “Pan”, qualcuno ha sempre suggerito che a battezzarlo così fosse stato chi l’aveva trovato esanime sul campo di battaglia omaggiandolo del nome di quel bambino che si rifiutava di crescere. Un ragazzo di appena 21 anni morto a Col Caprile, a quota 1331 metri sul Monte Grappa. Un Peter Pan che avrebbe dovuto volare via da “quell’inutile strage” come la definì papa Benedetto XV sfidando i Capi di Stato coinvolti nel conflitto bellico. A riscoprire e a raccontare la vicenda del soldato Peter Pan è stato un giornalista nostrano, Ferdinando Celi, che ha dedicato al fante un’ampia ricerca, poi pubblicata in un libro: “Soldato Peter Pan. Chi era e da dove veniva il fante sepolto a Cima Grappa? E perché solo sulla sua tomba i fiori di campo?”, edito nel 2005. Ricostruire la sua storia non è mai stato facile perché dopo il crollo dell’Impero il paese di nascita di Peter Pan, Ruszkabanya in Ungheria, cambiò nome e fu territorializzato nell’odierna Romania. Ferdinando Celi scoprì che il nome attuale di quel paese era Rusca Montana. Grazie all’aiuto della Croce Nera Austriaca, l’ente che si occupa di conservare la memoria dei Caduti dell’ex impero, si è appurato che Peter Pan era nato il 21 agosto del 1897, figlio di una ragazza madre, ecco spiegate le incertezze sul cognome, e allo scoppio della guerra era stato arruolato nella settima compagnia del trentaseiesimo Reggimento Fanteria Honved.

Forse, fu proprio la sua tenera età a suggerire ai compagni d’arme il cognome “Pan”. Giovanissimo andò in guerra nel 1914 in Bosnia, nel gennaio del 1917 fu trasferito sul fronte italiano per partecipare alla Decima battaglia dell’Isonzo e alla Seconda battaglia del Monte Grappa. Morì a Col Caprile durante l’assalto alle trincee italiane. Aveva solamente 21 anni. Tre guerre alle spalle. Una vita accartocciata e data in pasto all’odio umano. La salma del giovane militare era stata sepolta dapprima in uno dei molti cimiteri di guerra sparsi sul Grappa, il suo era quello di Valpiana, e poi traslata con la costruzione del sacrario nell’attuale loculo numero 107. —

Elia Cavarzan

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