Il mago del pane a lunga lievitazione

Tiziano Bosco, dalla bottega dei nonni al moderno forno certificato a Km 0

E' noto per essere stato insignito con il riconoscimento di certificazione “Panificio a Km. Zero”, ma è più appropriato definirlo come “Il Panettiere dalla lunga lievitazione”. Lui è Tiziano Bosco, titolare dello storico panificio Bosco che si trova in Viale Montegrappa 66 a Treviso dal 1959. Tiziano lo gestisce con Roberta ed ha ereditato la passione del padre Giovanni, che a sua volta aveva portato avanti l’attività di famiglia, seguendo le orme dei genitori Giulio e Rosa Bosco, che nel 1950 aprirono un altro storico forno a Monigo (rimasto attivo fino al 2000). Essere un artigiano del gusto a Km. Zero sottolinea la netta volontà di conoscere precisamente ciò che si offre ai propri clienti, non solo ogni singolo ingrediente, ma anche chi lo ha coltivato e prodotto. Altresì, attuare nelle lavorazioni che lo prevedono, la lunga lievitazione lo lega senza compromessi, in quest'epoca a tutto “fast” , ai tempi della natura e ai suoi ritmi fisiologici.

Il che si traduce nell'offerta di pane e affini di assoluta digeribilità. Quindi materia prima genuina, naturalità nella lavorazione e soprattutto una smisurata passione e creatività danno vita a prodotti di panetteria che non sono più solo semplice companatico, ma vero piatto di portata, caratteristica che di questi tempi dove il buon cino è un lusso non è trascurabile. Nella bottega di mastro Tiziano si spazia dai classici pani del tipo Biove, Piave, Integrale e Arabo a quelli che sono il frutto di un lavoro più raffinato di ricerca e valorizzazione, ottenuti con semola di grano duro “Senatore Cappelli”, pagnotte che naturalmente sono a lunga conservazione (ovvero, da mettere a tavola anche qualche giorno dopo essere state sfornate).

E che dire delle creative Parmigiane, impastate con formaggio di Grana e semi di zucca, o della Rosa di Varsavia ricca di semi, erbe aromatiche e spezie. E ancora le pagnotte con la farina di castagne e noci, nelle quali Tiziano dà anche sfoggio di doti da chef per l'equilibrio del gusto. Se dal pane si passa ai grissini artiginali, dal forno di viale Montegrappa ne escono di originali, immancabili nella dispensa, sia per accompagnare con un tocco elegante un menù sia come salutare snack . Nel cestino di Tiziano figurano i grissini al Raboso e noci oppure i Messicani, sfogliati con farina di mais. Di recentissima creazione quelli dedicati a Gioacchino Rossini al gusto di tartufo nero, pregiato tubero di cui il compositore del “Barbiere di Siviglia” era particolarmente ghiotto. Tecnica e conoscenza dei segreti della panificazione che toccano l’apice nella produzione del pane personalizzato il quale, una volta tagliato a metà, svela al suo interno il nome richiesto impresso nella soffice mollica. Praticamente stupefacente. Buon pane a tutti . Informazioni sulle nel sito www.panificiobosco.it . (c.w.)

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