Il giudice multa un intero studio dentistico di S.Lucia

SANTA LUCIA DI PIAVE. Un intero studio dentistico di Santa Lucia viene multato per esercizio abusivo della professione. Dentista, moglie, odontotecnico e assistenti erano stati imputati a vario...

SANTA LUCIA DI PIAVE. Un intero studio dentistico di Santa Lucia viene multato per esercizio abusivo della professione. Dentista, moglie, odontotecnico e assistenti erano stati imputati a vario titolo. Secondo l'accusa non avevano l'abilitazione a eseguire alcune attività, come la pulizia di denti, che richiedono la laurea. Dopo che erano stati ascoltati in tribunale molti pazienti, tra cui diversi giovani, ieri è arrivata la sentenza. L'indagine era stata avviata in seguito a un controllo dei carabinieri del Nas di Treviso nell'aprile 2010. Le pene sono state minime e tutti i sei imputati hanno beneficiato della non menzione. Per cui il loro casellario giudiziario rimarrà immacolato. Il dottor Fabrizio Bernetti 62 anni titolare dello studio è stato condannato a una multa di 1.250 euro. Era stato imputato in questo responsabile dell'attività, lui è odontoiatra e quindi abilitato a «mettere le mani in bocca», ma avrebbe permesso lo facessero tecnici non abilitati. Invece è stato assolto con formula piena dalla violazione di decreto legislativo per un macchinario agli ioni non tenuto in modo adeguato. Una multa di 1.100 euro invece è stata inflitta all'odontotecnico cinquantenne Bruno De Ronch che si occupava in particolare degli apparecchi. La moglie del dentista Michela Sartor che svolgeva la funzione di segretaria è stata sanzionata di 300 euro, stessa somma per le collaboratrici Federica Modolo e Michela Varbaro. Mentre l'assistente Monica Gamba ha avuto una multa di 400 euro. Tutti si erano opposti a un decreto penale emesso dal gip. Le difese avevano insistito per l'assoluzione di tutte e sei gli imputati in quanto non c'erano state violazioni e in ogni caso non era stato arrecato nessun danno ai pazienti, che venivano sempre seguiti dal dottor Bernetti. (di.b.)

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso