Il giudice ammette Duvetica al concordato

MOGLIANO. Il tribunale di Venezia, sezione fallimentare, ha ammesso il gruppo Duvetica al concordato in continuità. Il marchio con sede a Mogliano, all’interno della Filanda Motta di Campocroce, forte dei buoni risultati commerciali registrati in questi mesi di crisi e incertezza, è destinato a rimanere sul mercato. Il 24 dicembre 2017 è stata depositata la richiesta di ammissione al concordato in continuità (procedura avviata nel maggio 2017) da parte sia della Brand Safe Holding sia della Duvetica Industrie. Il collegio presieduto dal Daniela Bruni e dal giudice delegato Martina Gasparini, lunedì scorso ha ammesso entrambe le domande. Si aprono dunque spiragli positivi per i diciannove dipendenti di questo blasonato marchio dell’abbigliamento: il loro inquadramento contrattuale dovrebbe essere garantito. In questi mesi ci sono state numerose manifestazioni di interesse, anche da parte di marchi italiani.
Gli ultimi rumors parlano di un coinvolgimento di importanti aziende internazionali, pronte a rilevare il marchio Duvetica per una somma che supera i 5 milioni di euro. L’operazione “salvataggio” coinvolge il commissario giudiziale Caterina Carrer e l’advisor dello studio Candiotto di Mestre.
A provocare le difficoltà nelle casse del gruppo fondato da Giampietro Vagliano e Stefano Rovoletto, sono stati alcuni investimenti e diversificazioni strategiche. L’esposizione verso fornitori, erario, dipendenti e banche si attesta attorno ai 25 milioni di euro. Prima di finire in “cattive acque” il gruppo, forte di un vertiginoso trend di crescita, aveva acquisito la prestigiosa fornace Carlo Moretti 1958 di Murano (partecipata dalla Holding), nel 2014 vi era stato l’acquisto della villa moglianese del Barone de Kunkler (acquistata per oltre tre milioni di euro a nome di un’altra controllata Arzanà), si era impegnato nelle sponsorizzazioni alla compagnia della Vela di Venezia. A questo conto si aggiungono i sostanziosi investimenti commerciali nella rete di show room a firma di Tadao Ando. La galassia societaria creata attorno ai piumini, comprende un perimetro molto ampio: una società gestisce la produzione (in Bulgaria), una i modelli (in Croazia), una il marchio e il design (Duvetica industrie, in Italia) e una per la rete commerciale, con punti vendita in località molto blasonate. Le prossime tappe: nel giro di alcune settimane la gara competitiva per la vendita del marchio e degli altri assets, il 14 giugno l’udienza dei creditori.
Matteo Marcon
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