«Il futuro dell’Accademia? È il sindaco che decide»

«È il sindaco che decide, è lui il nostro referente: è un bravo sindaco e l’Accademia è un bene pubblico, noi siamo “di passaggio”. L’amministrazione deve dare un input preciso di cosa vuole fare del teatro. Io sono pronto e a disposizione, un esecutore, l’amministrazione comunale decida». A parlare è il direttore e patron del Teatro Accademia, consigliere di Accademia Srl, Giorgio Fabris, che fa appello al sindaco Fabio Chies e alla sua amministrazione per garantire il futuro dello storico teatro di Conegliano.
Ieri il teatro era aperto, con gli addetti alle pulizie che lo sistemavano e tenevano in ordine, come sempre. Lavori di ristrutturazione e cantieri però non se ne vedono all’orizzonte.
Dal 30 giugno l’Accademia dovrebbe chiudere per il rifacimento del tetto e riaprire in tempo per ripartire con la prossima stagione teatrale, tra settembre ed ottobre.
«Sono mosso da passione e amore per il teatro, organizziamo spettacoli incredibili, ci auguriamo che questa pausa riflessiva porti a un ragionamento importante per il futuro», confida Fabris. «Facciamo spettacoli con 120 mila euro (il contributo comunale annuale ndr), altri teatri invece ne chiedono 600-700 mila».
Lunedì sera la giunta ha concesso ulteriori 18 mila euro all’Accademia, per le spese sostenute durante la stagione 2018-2019: 388.353 euro sono infatti le uscite, 370.040 euro le entrate.
Il sindaco Chies aveva già spiegato che non sarà il Comune a pagare i costi della ristrutturazione del tetto. Lunedì sera era stata discussa un’interpellanza presentata dal Partito democratico. Non è stato fatto cenno all’ulteriore contributo che sarebbe stato concesso su decisione della giunta e per questo l’opposizione va all’attacco. Lo “spettro” del Méliès, il multisala che ha chiuso dopo “lavori in corso” mai partiti, appare dietro l’angolo.
«Avete scoperto dopo la discussione della mia interpellanza, del maggior costo dello spettacolo di Marco Paolini? Non scherziamo, per favore», afferma il consigliere Isabella Gianelloni. «Sindaco, perché nasconde le carte? Quali altre sorprese dobbiamo aspettarci? Al Méliès tutto tace, credo che i pop-corn rimasti siano già scaduti: del Teatro Accademia cosa dovremmo sapere ancora, a parte la “tiritera” sul fatto che si tratta di un edificio privato sul quale non possiamo dire niente, ma verso il quale il Comune eroga contributi? Chiediamo solo chiarezza e trasparenza, nei fatti e nei metodi, da parte di chi amministra la cosa pubblica».
La replica del sindaco è arrivata attraverso i social. «Massima trasparenza e linearità basta avere la pazienza di leggere le delibere. Qui nessuno gioca e mi dispiace davvero che si usino sempre questi toni poco rispettosi del lavoro degli altri», scrive Chies. «Le rendicontazioni è normale che vengano erogate se sono dovute e non riguardano le trattative per la stagione 2019/2020, bisogna anche rispettare il lavoro svolto e riconoscere l’ottima stagione teatrale vissuta a Conegliano. Le erogazioni sono frutto di vagli alle rendicontazioni e non passano in consiglio: non capisco invece quando si parla di nascondere le carte, tutto è alla luce del sole e regolato da convenzioni di cui tutti riconosciamo l’importanza. Il teatro Accademia è una risorsa della città e lavorerò perché tale rimanga anche nei prossimi anni». Entro una decina di giorni l’amministrazione attende le proposte che saranno avanzate dagli avvocati della proprietà dell’Accademia. —
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