Il colosso degli Iper compra l'ex Macevi di Mogliano

L'area venduta per 5 milioni alla società Unicomm di Marcello Cestaro (A&O, Emisfero e Famila). Battuti Cadoro e Despar

MOGLIANO. Svolta nel futuro dell'area ex Macevi: la Unicomm srl di Marcello Cestaro si aggiudica per oltre 5 milioni di euro i terreni e i diritti edificatori nel centro moglianese. La società del noto imprenditore vicentino, titolare dei marchi A&O, Emisfero e Famila, al termine di un'estenuante gara al rialzo, ha battuto gli altri due contendenti, legati ad altrettante catene della grande distribuzione: Cadoro e Despar. L'asta fallimentare si è svolta ieri al tribunale di Treviso.

In vendita la vasta area edificabile a due passi dal centro storico, compresa tra via XXIV Maggio, via Verdi e via Zermanesa. Dopo la fumata nera del novembre 2014, questa volta, i 29.582 metri quadrati dell'ex Macevi, all'interno dei quali è previsto un piano di recupero con capacità edificatoria di 66.136 metri cubi, hanno un nuovo proprietario. Marcello Cestaro, nato a Schio, classe 1938, è noto anche per il suo impegno in ambito sportivo, nel basket con la Famila Schio e nel calcio come ex presidente del Padova tra il 2004 e il 2013.

La Unicomm si sarebbe aggiudicata i terreni dell'ex Macevi, al centro di annose dispute politiche, con una cifra che sfiora i 5milioni e mezzo di euro, un rialzo notevole rispetto alla base d'asta fissata sotto i 4 milioni. I retroscena parlano di un intervento diretto del patron vicentino a soluzione di una lunga serie di rialzi, a colpi di 40mila euro l'uno. Quello avvenuto ieri è un passaggio storico anche perché sancisce l'entrata in scena di un nuovo soggetto che opera non più nel settore immobiliare (come erano i precedenti soci privati di Molius, Gherardi e Sacaim), ma in quello commerciale. Cosa devono attendersi ora i moglianesi? Al posto della piazza, dell'ospedale di comunità e dell'auditorium (destinazioni pubbliche già cancellate con la convenzione urbanistica del 2010) si ritroveranno con un supermercato circondato da appartamenti? «È molto probabile che l'interessamento di tre società che operano nello stesso mercato e l'oneroso investimento finale», è il commento dall’opposizione dell'ex sindaco Azzolini, «siano riconducibili alla presenza di preventive garanzie politiche». Potrebbe dunque riaprirsi un nuovo valzer di varianti e dibattiti politici. Oggi, infatti, nell'area ex Macevi è ancora in vigore il vecchio piano Moscardi, approvato nel 2009 dal commissario prefettizio, che non prevede la possibilità di realizzare centri commerciali. Le dichiarazioni del sindaco Carola Arena aprono la strada ad una nuova trattativa: «Al pari di tutta la cittadinanza», ha commentato, «abbiamo a cuore la soluzione di questo problema. Quando sarà tutto confermato, incontreremo Unicomm, metteremo le carte sul tavolo e cercheremo le soluzioni ottimali. Penso che l'attuale piano si possa certamente cambiare, penso vada rivisto dal punto di vista delle volumetrie. L'importante è interloquire con questo nuovo soggetto e capire bene gli indirizzi».

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