Il chilometro più caro di Mom: a Vittorio Veneto da San Giacomo a piazza Fiume si paga 2 euro e venti

Vittorio Veneto. Da San Giacomo a piazza Fiume si paga 2 euro e venti: «L’ho segnalato, non è successo niente». Il motivo? Per Mom, la fermata “Morosa” è considerata in territorio coneglianese, nonostante sia in Comune di Vittorio Veneto.
Ferrazza Vittorio Veneto problemi con vendita biglietti MOM
Ferrazza Vittorio Veneto problemi con vendita biglietti MOM

VITTORIO VENETO. Due minuti di strada a peso d'oro. Percorrere sul bus i mille metri dalla Cantina sociale di via del Campardo fino a piazza Fiume costa 2 euro e 20, più di quattromila vecchie lire. Succede sul Menarè a San Giacomo di Veglia che guadagna così il primato di tratto più caro della provincia.

Il motivo? Per Mom, la fermata “Morosa” è considerata in territorio coneglianese, nonostante sia in Comune di Vittorio Veneto. Chi invece sale a piazza Fiume e si dirige in centro paga un ticket di soli 1 euro e 30, 90 centesimi in meno di chi sale a Morosa. «Sulla base della richiesta legittima di alcuni utenti di San Giacomo, diretti a Vittorio Veneto, di vedersi applicata una tariffa urbana anche utilizzando mezzi extraurbani, possiamo dire che stiamo intervenendo per ovviare al problema».

Così parlò Mom dopo la denuncia della disparità di trattamento. Ma dalle parole non sono arrivati i fatti. Almeno per adesso.

«Nessuno ancora ci ha comunicato alcunché ed è passato parecchio tempo», dice Paola Gava, commerciante del Menarè. «Continuo a vendere biglietti da 2,20 euro, per evitare di far prendere la multa ai clienti».

Ed eccoli i “tartassandi” clienti che aspettano alla “Morosa”. Arriva la corriera azzurra della Mom e tutti salgono. Siamo sulla statale 51 d’Alemagna al chilometro 5,950. Il pullman supera la Cantina sociale, gli arredi Stilnuovo sulla sinistra, gli alimentari di Paola Gava e Gabriele Dal Ben, prosegue per pochi metri in via Caviglia, oltrepassa la Latteria sociale e la Fioreria. Ed eccoli già pronti a scendere alla fermata di via Fiume, di fronte alla chiesa. Due minuti di percorso, che in realtà diventano un minuto se non c'è traffico. Identico per questi viaggiatori il salasso: 2 euro e 20. L'anomalia sta tutta nel ticket da corsa extraurbana. Perché la fermata Morosa è considerata una corsa extraurbana e non urbana. Una falla nel sistema dei biglietti chilometrici dell'azienda unica del trasporto pubblico locale, evidenziata proprio dalla commerciate Paola Gava che aveva denunciato pubblicamente l'inghippo. Le planimetrie parlano chiaro, la "Morosa" è sotto San Giacomo di Veglia, quindi Vittorio Veneto. Conegliano non c’entra.

«Si tratta di comunicare la corretta applicazione tariffaria ai punti vendita in zona e di allertare conseguentemente anche il nostro personale accertatore», aveva promesso Mom subito dopo la denuncia. La situazione si era protratta, aveva spiegato ancora l'azienda come consolidamento di una prassi precedente alla nascita di Mom. «A Treviso un biglietto urbano risulta valido per 30 chilometri», fa notare Paola Gava, «e qui davanti alla cantina sociale di San Giacomo si deve pagare come se fossimo a Conegliano. Non solo. Gli studenti pagano 465 euro all'anno di abbonamento da San Giacomo a Sacile, nel totale silenzio di sindacati e della politica». Venti chilometri tra due province effettivamente molto cari.


 

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