Il cavallo è irrequieto si ferisce a equitazione condannato l’istruttore

Aveva fornito alla sua allieva, una dodicenne di Mestre, un cavallo irrequieto e per di più non l’aveva assistita durante l’esercitazione che le era costata una caduta e la frattura di una vertebra. Per questo, il tribunale civile di Treviso ha condannato a 33 mila euro un istruttore del Centro Equestre Veneto di Mogliano. I fatti risalgono al settembre 2012, quando C.R., difesa dall’avvocato Giorgio Caldera, praticava equitazione da solo un anno. Nonostante l’esperienza limitata, l’istruttore la invita a procedere nella pista esterna della struttura, l’area cioè dedicata al salto a ostacoli per gli allievi esperti. Nell’occasione per l’addestramento equestre le viene affidato un cavallo, a detta dei testimoni, irrequieto e non adatto a una allieva alle prime armi. Così, ecco lo sfortunato incidente: la ragazza cade fratturandosi la dodicesima vertebra lombare con conseguente periodo di malattia e convalescenza protrattosi per 3 mesi. A causa dell’accaduto la giovane è poi costretta a rinunciare ad un viaggio in Messico precedentemente programmato per fine novembre. Da qui, sfumato nel nulla ogni tentativo di arrivare a un accordo, ne nasce un processo civile. Nel corso del procedimento l’istruttore con cui era stata concordata la lezione ha confermato più volte di aver impartito all’allieva solo due lezioni per salto a ostacoli prima del sinistro, peraltro sempre in un circuito chiuso, e di avere assistito da lontano alla caduta essendosi attardato in scuderia per montare un altro cavallo. Altri testimoni hanno riportato come l’animale affidato alla ragazza non era tra i più tranquilli tra quelli disponibili. Esclusa, invece, la responsabilità del gestore del maneggio. —



Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso