Il capanno della contessa è abusivo: sarà demolito

La proprietaria di Villa de Reali nei guai per un manufatto nella laguna veneziana Guarientina Guarienti di Canossa però spiega: «Era del precedente proprietario»
DOSSON 25/7/2006 FIRTA SCULTURA MOSTRA VILLA DEI REALI - ditta mbt villorba
DOSSON 25/7/2006 FIRTA SCULTURA MOSTRA VILLA DEI REALI - ditta mbt villorba

CASIER. C’è un capanno abusivo da pesca nella laguna nord di Venezia di cui il Comune ha disposto in questi giorni la demolizione, ma che appartiene a un proprietario illustre: la contessa Guarientina Guarienti di Canossa, proprietaria tra l’altro della splendida Villa de Reali a Dosson di Casier, che è stata tra l’altro teatro della maxifesta per i cinquant’anni di Alessandro Benetton junior. Oggi tutto il complesso di origine ottocentesca risulta predisposto per ospitare convegni, incontri conviviali, Grazie alla volontà della contessa Guarientina Guarienti di Canossa, villa de Reali ogni anno ospita dei laboratori creativi "Sur:reali". Questo progetto nasce con l’intento di offrire un luogo per l’esposizione e il confronto tra artisti francesi e italiani che si dedicano alla ricerca visuale e musicale. Ma tra le diverse proprietà della contessa - che vive tra Verona e il Trevigiano - c’è anche un’isoletta della laguna nord, di fronte alla quale è stato appunto edificato su una piattaforma sopraelevata di poco meno di 100 metri quadri su pali infissi nel sottofondo lagunare, il capanno da pesca con il bilancione - la grande rete da pesca - alcuni ricoveri, un pontile di accesso e altre strutture, tutte abusive secondo il Comune che ha già chiesto alla proprietaria di demolirle, ma senza che essa abbia ancora provveduto. «Il capanno abusivo da pesca non è stato realizzato da me - spiega la contessa Guarienti di Canossa - ma dal precedente proprietario dell’area. Ho già demolito le parti in amianto e ora provvederà a rimuovere l’intera struttura, che spero di ricostruire in un altro punto, se il Comune mi darà l’autorizzazione». La presenza di capanni abusivi da pesca nella laguna di Venezia è piuttosto frequente - proprio perché legata a un’attività tradizionale per i pescatori lagunari - ma soprattutto negli ultimi tempi, anche con la nascita del Parco della Laguna, il Comune ha intensificato i controlli e iniziato a disporre in modo sistematico la demolizione delle strutture che non hanno una regolare autorizzazione edilizia, come appunto nel caso di quello posseduto dalla contessa.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso