I retroscena del delitto Baldissini verbali delle intercettazioni

Nessuna parola di pentimento, ma neppure nessuna pietà verso la mamma, massacrata al ritorno da un festino, il cranio fracassato contro una parete. Benjamin, 31 anni, e Brian, 23 anni, entrambi a casa in malattia, quella sera di novembre avevano trascorso una serata con gli amici. Erano andati al cinema, poi a una festa privata. Avevano bevuto, erano sovraeccitati, nervosi, stanchi della baldoria notturna. Quando sono rientrati nella villa paterna, verso le cinque del mattino, Graziella stava dormendo sul divano del soggiorno a pochi metri dall'ingresso, come faceva spesso, visto che da anni non divideva col marito né il letto né nient'altro. La sua semplice presenza li ha fatti imbestialire.
L'hanno vista, le hanno urlato di andarsene, l'hanno insultata e hanno sfogato la loro furia bestiale. Con loro anche il marito, secondo i carabinieri. Lui invece sostiene che stava dormendo, non si è accorto di nulla e non c'entra col delitto. Forse era tutto progettato a tavolino: gli inquirenti non escludono la premeditazione. Dopo la fredda esecuzione, i fratelli hanno caricato in auto la mamma e l'hanno scaricata, agonizzante e col cranio sfondato, sull'argine del Piave.
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