I retroscena del delitto Baldissini verbali delle intercettazioni

Massacrata dal marito e dai due figli, in combutta fra loro. Gettata ancora viva sul greto del Piave e avvolta in una coperta. Così è morta il 22 novembre 2006 Graziella Barbiero, 52 anni di Oderzo, dipendente di una ditta di pulizia e madre di due figli. Uno dei casi di cronaca nera più drammatici della Marca
La polizia scientifica durante il sopralluogo nella villa dei Baldissin a Faè di Oderzo
La polizia scientifica durante il sopralluogo nella villa dei Baldissin a Faè di Oderzo
Massacrata dal marito e dai due figli, in combutta fra loro. Gettata ancora viva sul greto del Piave e avvolta in una coperta. Così è morta il 22 novembre 2006 Graziella Barbiero, 52 anni di Oderzo, dipendente di una ditta di pulizia e madre di due figli. Uno dei casi di cronaca nera più drammatici della Marca.


Nessuna parola di pentimento, ma neppure nessuna pietà verso la mamma, massacrata al ritorno da un festino, il cranio fracassato contro una parete. Benjamin, 31 anni, e Brian, 23 anni, entrambi a casa in malattia, quella sera di novembre avevano trascorso una serata con gli amici. Erano andati al cinema, poi a una festa privata. Avevano bevuto, erano sovraeccitati, nervosi, stanchi della baldoria notturna. Quando sono rientrati nella villa paterna, verso le cinque del mattino, Graziella stava dormendo sul divano del soggiorno a pochi metri dall'ingresso, come faceva spesso, visto che da anni non divideva col marito né il letto né nient'altro. La sua semplice presenza li ha fatti imbestialire.

L'hanno vista, le hanno urlato di andarsene, l'hanno insultata e hanno sfogato la loro furia bestiale. Con loro anche il marito, secondo i carabinieri. Lui invece sostiene che stava dormendo, non si è accorto di nulla e non c'entra col delitto. Forse era tutto progettato a tavolino: gli inquirenti non escludono la premeditazione. Dopo la fredda esecuzione, i fratelli hanno caricato in auto la mamma e l'hanno scaricata, agonizzante e col cranio sfondato, sull'argine del Piave.

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