I medici salvano bimbo affetto da gigantismo

Eccezionale intervento di tre dottori su un ragazzino di 9 anni, già alto un metro e 65 centimetri a causa di un tumore

Eccezionale intervento chirurgico all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso: un bambino di nove anni, affetto da gigantismo (crescita esagerata della statura) provocato da un tumore ipofisario, è stato operato con successo dai medici della struttura sanitaria dell’Usl 2. Il bambino, che ha già raggiunto l’altezza di un metro e sessantacinque centimetri, era inizialmente seguito dalla Pediatria di Vicenza, in collaborazione con gli endocrinologi di Padova che, dosando l’ormone della crescita, hanno riscontrato valori più di dieci volte superiori rispetto alla norma.

La risonanza magnetica cerebrale aveva evidenziato un tumore ipofisario di circa due centimetri, che già comprimeva i nervi ottici. Completata la diagnosi il bambino è stato portato per l’intervento al Ca’ Foncello dove da anni la Neurochirurgia, in collaborazione con Orl, ha attivato un team operatorio specifico per il trattamento chirurgico dei tumori ipofisari, diventando centro di riferimento a livello nazionale. Team composto dal dottor Domenico Billeci, neurochirurgo (fra i primi in Italia ad introdurre la tecnica endoscopica nel trattamento dei tumori ipofisari), dal dottor Jacopo Delverme, neurochirurgo, e dal dottor Massimo Sonego, otorinolaringoiatra.

L’intervento è stato condotto per via endoscopica attraverso il naso: «Questo accesso ha permesso di raggiungere la sella, una struttura ossea che contiene l’ipofisi al centro della base del cranio, e asportare il tumore con successo», si legge in una nota dell’Usl 2, «Il decorso postoperatorio è stato regolare e il paziente, ricoverato all’Unità operativa di Pediatria dell’ospedale di Treviso, è stato dimesso in quarta giornata dall’intervento». Sempre l’Usl 2 ricorda: «Il gigantismo può avere delle implicazioni di carattere genetico per la possibilità di una mutazione nel Dna. Per tale motivo verrà eseguita un’analisi genetica presso il laboratorio di genetica dell’Università di Padova».

Dal 1984 ad oggi alla Neurochirurgia di Treviso sono stati operati circa 1500 casi di tumore ipofisario, molti sono stati i casi di ipersecrezione dell’ormone della crescita (Acromegalia) ma sono stati solo tre i casi di gigantismo e sempre in età adolescenziale (18-20 anni). Quest’ultimo caso rappresenta anche un’eccezione per la precocità della diagnosi e del trattamento, che consentirà al paziente di poter affrontare la vita senza il rischio di problematiche cardiocircolatorie, scheletriche e successivamente metaboliche che possono compromettere la qualità della vita.

«Quando riusciamo a intervenire con successo su un bambino la soddisfazione è sempre doppia», dice il direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi. Questo era un caso complesso, nel quale i nostri specialisti hanno confermato di essere un team di assoluta eccellenza». —

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