Ha chiuso il Gargantua’s il tempio degli Anni ’90

A Postioma di Paese sono state spente le luci dopo 22 anni di attività
Di Valentina Calzavara

PAESE. Le luci si sono spente il giorno di Santo Stefano lasciando molta tristezza tra clienti e dipendenti. Dopo ventidue anni ha chiuso il “Gargantua's” a Postioma di Paese, uno dei locali che hanno fatto la storia della Marca Trevigiana. A metà tra il ristorante, la pizzeria e il pub, capace di incontrare i gusti di famiglie e ragazzi, il locale balzava all'occhio per la sua facciata abbellita dall’enorme statua del gigante Gargantua, ispirato ai romanzi di Francois Rabelais. Impossibile non notarla quando si passa lungo la Feltrina. Così come la sala d'ingresso richiamava la leggenda francese offrendo la riproduzione di una piazza parigina, che all'occorrenza si trasformava in pista da ballo per il pubblico. E poi gli ambienti a tema, ognuno con arredi particolari e un nome: stalla, cantina, frantoio e falegname. Un passato glorioso costellato dai ricordi di tre generazioni. Per ogni occasione al Gargantua's si poteva festeggiare. Dal Capodanno al Carnevale, dal giorno di San Valentino alle serate d'antan, omaggio agli anni Sessanta.

«Al Gargantua's ci andavo da ragazza, quando si facevano le code da quaranta minuti per entrare. Ora ci andavo con le mie due bambine. Il posto è fantastico e capace di regalare sogni e felicità a chi lo frequenta. È davvero un peccato che sia stato chiuso» commenta Federica, un habitué. «Ci andavo fin da quando ero molto piccola e nonostante il passare del tempo, era il mio locale preferito in tutto e per tutto. Unico e originale era l'ideale per le famiglie e le compagnie, ma anche per una cena “a lume di candela”. Mi dispiace davvero tanto non poterci andare più» aggiunge Arianna.

Nessuno tra i clienti più affezionati e il personale dipendente si è abituato a vedere l'ampio parcheggio vuoto e il gigante che sta per addentare un boccone rimasto al buio. Prova amarezza la consigliera comunale di Treviso Petra De Zanet, che ha visto nascere il locale e vi ha lavorato per diciassette anni. «Il successo è stato immediato, ogni sera arrivavano 1.500 persone. C'era la fila fuori, tutti lì per venire a mangiare qualcosa da noi, per trascorrere qualche ora di serenità con gli amici, ascoltando musica e gustando del buon cibo» ricorda De Zanet. Una vera e propria avventura, portata avanti con amore dai titolari Anacleto Comin insieme alla moglie Zeffira Pasqualetto e ai loro due figli Devis e Mattia. Nota famiglia di imprenditori impegnati nel campo dell'emittenza radiofonica con Radio Company nonché proprietari di locali e discoteche. «Eravamo come una grande famiglia, in cui ho avuto la possibilità di fare una bella esperienza, di imparare molto e di crescere in un ambiente fantastico. Si entrava al pomeriggio e si finiva all'alba, si lavora tantissimo ma erano soddisfazioni immense. Poi, una volta terminato si andava insieme ai colleghi al Golden (poi diventato Planet) a Ponte della Priula» aggiunge De Zanet. A fare la fortuna del locale sulla Feltrina il suo essere un posto unico e all'avanguardia, come non si poteva trovare da nessun'altra parte. L'arredo ricercato ma anche il buon cibo. Pizze meravigliose, hamburger da annaffiare con la birra, le pentole di cozze e le padellone con la paella che uscivano di continuo dalla cucina. Un piacere per gli occhi e per il palato di adulti e bambini. Si mangiava mentre a fare da contorno c'erano la musica e tante altre attrazioni. Le feste nel giardino estivo, gli eventi con dj set e le esibizioni dal vivo. Basta sfogliare la pagina Facebook del locale per ritrovare una galleria dei ricordi, fatta di inviti e locandine per celebrare i momenti più importanti dell'anno. Ad agosto la festa country con danze popolari e cappelli da cowboy per i clienti, a ottobre il Baby Halloween con la possibilità di cenare in maschera e postazioni di truccabimbi. Poi il Rock Carnival in stile anni cinquanta e il Boom's dedicato ai mitici Sessanta, il Ferragosto e le mimose per la Festa della Donna. E ancora i raduni di auto americane che si mettevano in mostra di fronte al locale. La popolarità del Gargantua's era divenuta proverbiale. Nonostante i cambi di gestione e gli affari che andavano un po' calando, rispetto agli anni d'oro, per molti il ristorante-pizzeria di Postioma era una tappa obbligata del fine settimana. «Pur non avendoci mai suonato il Gargantua's proponeva musica e aveva delle caratteristiche peculiari che lo distinguevano da qualsiasi altro posto. Con i suoi prodotti e con la sua offerta aveva sempre rifiutato l'omologazione ed era riuscito a rimanere diverso dalle grandi catene di ristorazione che si stanno diffondendo ovunque» sottolinea Edoardo Giommi, della band Quarto Profilo, «per il nostro territorio il Gargantua's rappresenta una risorsa che si perde ed è un vero peccato dovergli dire addio».

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