«Ha cercato di spingermi contro un muro del vicolo»

Non c’è ancora un’indagine sul tentativo di aggressione in Pescheria a Jane Mary Amadio (in foto), una 51enne trevigiana. I carabinieri stanno attendendo che la Amadio, dipendente di una grossa ditta dell’hinterland, si presenti negli uffici di un comando dell’Arma per sporgere denuncia contro l’uomo che ha cercato di immobilizzarla e abusarne in vicolo Pescheria domenica sera. La consigliera comunale Petra De Zanet, però, precisa che «la mia amica è già andata in due stazione dell’Arma, a Villorba e Maserada, ma non ha trovato il maresciallo che potesse verbalizzarla. Andrà domani mattina (oggi, ndr)».

Nel frattempo la notizia dell’aggressione a Jane Mary Amadio è rimbalzata in tutta la città. La donna ha raccontato che domenica sera, dopo aver salutato una coppia di amici, è stata avvicinata da un uomo, dall’aspetto distinto, pelle olivastra e capelli neri, probabilmente straniero, che l’ha presa per il braccio invitandola ad andare a bere un caffè assieme. La Amadio ha tentato subito di sfilarsi dall’uomo ma la presa s’è fatta più stretta. «Ha continuato a stringermi ancora di più il braccio, spingendomi verso il muro. È stata una brutta sensazione. Più cercavo di staccarmi dalla sua presa e più mi stringeva. Ho sentito il suo fiato sul collo». Per un paio di minuti la 51enne trevigiana è rimasta in balìa dell'uomo. «Non è riuscito a toccarmi nelle parti intime ma lui cercava di portarmi in un angolo della strada per abusare di me. La mia fortuna è che sono riuscita sempre a non perdere la lucidità e a continuare a camminare finché, quando sono arrivata a pochi passi dal ristorante Acquasalsa, mi sono divincolata e sono entrata. Purtroppo, qualcuno ha cercato di individuare l'uomo ma era riuscito a confondersi tra la gente in Pescheria e a scappare».

Ora i militari dell’Arma attendono di ricevere la denuncia della 51enne per avviare un’indagine sul delicato caso raccontato sui social network.