H-Campus, pressing in Regione «Vogliamo l’ok senza la Via»

TREVISO. Il braccio di ferro tra la commissione regionale e H-Farm per l’autorizzazione alla realizzazione del maxi progetto denominato H-Campus, a Ca’ Tron, non si è fermato, anzi. Dopo la bocciatura del piano presentato dalla Finit Investments SGR che sperava di ottenere il via libera al cantiere evitando la procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via), il patron di H-Farm Donadon sembrava aver reso le armi annunciando – deluso e arrabbiato – l’intenzione di ripresentare l’istanza seguendo la procedura di Via. Ma in realtà non è stato così.
La tregua. Se ad aprile le dichiarazioni erano tutte indirizzate a ritrovare una pace con i commissari (indirettamente criticati da Donadon per la lungaggini burocratiche che mettevano i bastoni tra le ruote del progetto) annunciando l’intenzione di ripresentare il piano così come da loro richiesto – ovvero tramite Via – Finit di pari passo ha iniziato riunire un dossier tecnico attraverso il quale, a inizio giugno, ha ribattuto punto per punto le osservazioni che due mesi prima avevano portato alla bocciatura del progetto da parte della commissione.
La documentazione è stata inoltrata ufficialmente in Regione un mese fa circa, imponendo una sorta di “appello” alla bocciatura di aprile. Viabilità, inquinanti, assetto idrogeologico, materiali di risulta e quant’altro; i tecnici del progetto H-Campus hanno fatto tutto quanto era in loro potere per arrivare «ad una positiva definizione della procedura, con l’esclusione del progetto dalla fase di via» che Finit ammetteva essere il «primo interesse».
La resa dei conti. In Regione i progettisti di H-Campus saranno faccia a faccia con il comitato Via e cercheranno di ribaltare il primo verdetto. Se ce la faranno, di fatto il cantiere di H-Campus sarà ad un passo dall’avvio, se invece i loro documenti non convinceranno la commissione saranno obbligati a fare il passo indietro che Donadon aveva annunciato in aprile. Perchè si è deciso di insistere, tentando l’appello pur di evitare la Via? È una incognita, così come quella relativa ai tempi necessari – in caso di bocciatura – per approntare e concludere la procedura di Via.
Tempi e costi. Su tutto pesa il cronoprogramma economico e finanziario alla base dell’accordo da 101 milioni che lega H-Farm, Cattolica e Finit per la nascita di H-Campus, piano che a quanto pare contava di vedere il maxi polo di formazione tecnologica già in corso di costruzione oggi. Per Donadon l’iter dura da due anni e mezzo (tempistica inaccettabile per il patron di H-Farm che puntò il dito contro «i mali del Paese»). In effetti in Regione di parlava del piano già nell’agosto di due anni fa, ma l’istanza per H-Campus è stata presentata (da Cattolica) solo il 7 novembre 2017, e non per la Via, come qualcuno aveva proposto, ma per uno screening utile ad avviare i lavori, ma senza la Via.
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