Guerra legale per lo sfratto del locale Mirka e Marcello

SEGUSINO. Battaglia in tribunale per il ristorante. Anche il Comune è stato trascinato nella singolare vicenda che ha scatenato la bufera sul ristorante Mirka e Marcello di Milies, frazione di...

SEGUSINO. Battaglia in tribunale per il ristorante. Anche il Comune è stato trascinato nella singolare vicenda che ha scatenato la bufera sul ristorante Mirka e Marcello di Milies, frazione di montagna di Segusino. Da una parte, i gestori attuali, interessati da un’ordinanza di sfratto per finita locazione del Tribunale, ma con l’intenzione di continuare a lavorare fino a che lo sfratto non diventerà esecutivo. Dall’altra, i proprietari del ristorante, che vorrebbero subentrare agli sfrattati, e per questo hanno chiesto al Comune di revocare a questi ultimi la licenza per la somministrazione di alimenti e bevande. Il Comune, a metà tra le due parti e non sapendo che pesci pigliare, si è dovuto rivolgere all’avvocato Primo Michielan di Mogliano per un parere legale. E, salvo sorprese, la decisione è di non interferire nella vertenza giudiziaria tra le parti: i gestori attuali continueranno a lavorare, perché hanno ancora la disponibilità di fatto dei locali. Requisito fondamentale che mancherà, evidentemente, solo quando lo sfratto diventerà esecutivo. Va sottolineato che l’ordinanza di sfratto, decretata dal Tribunale, non è motivata da mancati pagamenti dell’affitto, o altre inadempienze dei gestori. Semplicemente, questi non sono giunti a un accordo con i proprietari del ristorante, che hanno proposto un rinnovo del contratto d’affitto con altre cifre rispetto alle attuali. Una volta cessata la locazione, quindi, i proprietari (eredi della defunta titolare del ristorante) vorrebbero subentrare “in toto”, senza aspettare l’arrivo dell’ufficiale giudiziario che dovrebbe eseguire lo sfratto coattivo. Una procedura per la quale i tempi rischiano di allungarsi, e per questo al Comune era stato chiesto di “staccare la spina” in anticipo al ristorante, revocando la licenza ai gestori. (a.d.p.)

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