Guarda, che degrado Fabbriche chiuse alberghi dimenticati

MONTEBELLUNA. Un quartiere disordinato, perchè era un quartiere operaio con grandi capannoni rimasti poi abbandonati e degli edifici che hanno fatto il loro tempo e sono rimasti vuoti. E' Guarda, nella zona attorno che gravita verso la stazione. Dove a est ci sono i capannoni dismessi della ex Montecatini, alcuni recuperati da chi è andato poi a insediarsi lì, altri fatiscenti, a sud-ovest la ex Filatura Monti che troneggia cupamente grigia lungo via Risorgimento, a nord l'ex albergo "Al Gallo", vuoto da tanti anni. E neppure l'autostazione fa una gran figura, come non la fanno gli edifici che circondano il piazzale della Stazione. Glielo hanno fatto notare l'altra sera al sindaco Marzio Favero mentre era ospite del Lions di Montebelluna a spiegare come era stato riqualificato il centro storico di Montebelluna dopo che il presidente del sodalizio, Sergio Stievano, aveva tratteggiato la storia della città. E Marzio Favero ha promesso che anche quella zona sarà riqualificata. Prendendo spunto dalla futura realizzazione del sottopasso alla linea ferroviaria in via Piave. «La realizzazione del sottopasso -ha spiegato il sindaco- porterà con sè la riqualificazione di tutta la zona. Con le Ferrovie e con Mom abbiamo già avviato un confronto per riqualificare la zona della Stazione e dell'autostazione perchè poi l'accesso al piazzale della stazione sarà a senso unico e l'uscita sarà invece su via Risorgimento. Ma abbiamo avviato il confronto anche coi privati, in modo che anche loro provvedano a recuperare gli edifici di loro proprietà». Il confronto per ora è con la Pagnan Spa, proprietaria di parte degli edifici di archeologia industriale della ex Montecatini che si trovano a est della stazione. «Sì -conferma il sindaco- il confronto con Pagnan è avviato e penso che si arriverà a concordare un intervento di recupero di quei fabbricati che ci sono tra via Zecchinel e via Gazie. Con i privati va seguita la strada del dialogo e del confronto se si vogliono ottenere dei risultati, non certo della coercizione come qualcuno suggerisce». Più difficile sarà il discorso per l'ex albergo "Al Gallo", che troneggia tra viale della Stazione e via Risorgimento. E' chiuso da tanti anni, per recuperarlo servirebbero grossi investimenti, anni fa c'era un abboccamento con una società cinese, ma poi tutto era naufragato per gli alti costi da affrontare per rendere nuovamente agibile il complesso. Per l'ex Filatura Monti c'era un progetto di recupero risalente ancora agli inizi degli anni 2000, poi rimasto nel cassetto. Anche per questi complessi il sindaco intende avviare unconfronto con le proprietà per cercare di trovare una soluzione per il loro recupero. Intanto l'altra sera si è goduto gli applausi dei Lions di Montebelluna per quanto fatto col centro storico.
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