“Gratta” ma non vince poi scappa senza pagare

VOLPAGO. Si è fatto dare dal negoziante dei Gratta e vinci in quantità. Puntava decisamente ad una vincita che gli avrebbe consentito di pagare i tagliandi e mettersi in tasca un gruzzoletto, invece gratta e rigratta, da sotto la patina non è spuntato nulla. L’uomo è andato avanti un pezzo a grattare, tanto da mettere insieme un conto di 215 euro. Tanta deve essere stata la delusione che se ne è poi uscito dal bar senza pagare il conto dei gratta e vinci che si era fatto dare.
È accaduto lunedì scorso al bar "All'Arco" di via Cal Trevigiana a Venegazzù. Solo che non era mica uno sconosciuto quel giovanotto, anzi era un cliente abbastanza abituale, tanto che ai titolari del bar è stato semplice dare le indicazioni giuste ai carabinieri che ci hanno messo poco a rintracciarlo e a denunciarlo per insolvenza fraudolenta. Si tratta di un 38enne residente a Giavera del Montello. Il quale deve poi essersi pentito di quel che aveva fatto e al bar ci è ritornato per saldare il conto. «Preferisco non dire niente -taglia corto la titolare del bar- anche perché poi è ritornato e ha pagato». Cliente abituale? «Era venuto qui più volte. Lo conoscevamo». Insomma non aveva vinto niente e così ha preso la porta. «Qualcosina aveva vinto. Qualche altra volta aveva vinto qualcosa, altre volte niente». Passione pericolosa quella del Gratta e vinci. Lunedì il 38enne di Giavera doveva evidentemente pensare di avere la dea bendata dalla sua parte e ha cominciato a grattare un tagliando dopo l'altro. E più ne grattava e meno vinceva, più si accaniva a farsi dare altri tagliandi. Alla fine ne aveva grattati per ben 215 euro e ne aveva vinti ben pochi. Il conto da pagare era elevato, nemmeno avesse fatto un banchetto al bar. Probabilmente una tale somma in tasca non l'aveva e a quel punto ha tentato di filarsela alla chetichella. Solo che i titolari del bar si sono accorti che se ne era andato senza saldare il conto e dal bar è partita una telefonata al 112. Una pattuglia della radiomobile della compagnia carabinieri di Montebelluna lo ha rintracciato poco dopo, lo ha identificato e lo ha denunciato per insolvenza fraudolenta. Per rimediare a quanto aveva combinato, il 38enne di Giavera successivamente ha rimesso piede nel bar e ha saldato il conto con tante scuse.
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