«Gli inceneritori servono anche qui in Veneto per evitare discariche»
«Il modello Treviso? Intorno c’è troppa mitologia ambientalista. In tutti i Paesi più avanzati su questo fronte il riciclo viaggia di pari passo con la valorizzazione termica del rifiuto. Il cosidetto “Modello Contarina” non chiude il ciclo perché senza il sussidio della tariffa sarebbe fallimentare». Una terza via nella battaglia tra “inceneritori sì, ma non in Veneto” (della Lega), e “inceneritori no” del movimento cinque stelle l’ha lanciata ieri il deputato di Fratelli d’Italia Luca De Carlo, eletto alla Camera dei Deputati nel collegio Treviso-Belluno: «I termovalorizzatori di ultima generazione dovrebbero essere realizzati anche se non soprattutto nei territori in cui si raggiungono alti livelli di raccolta differenziata».
Una posizione destinata ad alzare ulteriormente il livello del dibattito pestando i piedi non solo ai cinquestelle, ma anche a Carroccio che a Treviso soprattutto ha detto stop alla realizzazione di due inceneritori pensati anni fa da Unindustria.
«Il modello non è Treviso» ha spiegato De Carlo, «ma quello danese, svedese e austriaco. I termovalorizzatori non sono alternativi alla raccolta differenziata: quello che può essere riciclato, come il vetro, viene re-immesso nel mercato, le materie potenzialmente tossiche sono trattate per essere rese inerti e innocue, il resto lo si termovalorizza producendo energia elettrica e termica a buon mercato. Risultato: in Svezia e Danimarca non esistono discariche mentre il Veneto è la seconda regione del Nord per quantitativo di rifiuto che finisce ancora in discarica. In Danimarca i cittadini vengono pagati per ogni conferimento della plastica, i nostri “modelli virtuosi” invece ce la fanno pagare». De Carlo boccia il risultato economico di Contarina, «sostenibile solo tassando». Inquinamento? «Bisogna radere al suolo il terrorismo creato intorno all’inquinamento dei termovalorizzatori. A Copenaghen li hanno costruiti a ridosso della città vicini ai migliori quartieri residenziali. Basta fare battaglie di retroguardia sulla questione dei rifiuti facendo finta di non vedere la realtà». –
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