Gli dà del «cagnaro» su Facebook: donna di Riese patteggia 600 euro

LORIA. Per aver definito su un post del proprio profilo Facebook «il cagnaro di Loria» Massimo Boaro, titolare della Max Ornithology (parte offesa con l’avvocato Simone Guglielmin), uno dei più grandi negozi del Veneto di animali esotici e da compagnia, una donna di Riese, Marzia Busnardo, 39 anni (difesa dall’avvocato Aldo Benato), ha patteggiato ieri una multa di 600 euro.
La vicenda risale al luglio del 2014 quando l’imputata, probabilmente nel commentare sul proprio profilo Facebook la vendita di un Chihuahua per la cifra di 500 euro, definiva Boaro «il cagnaro di Loria». In particolare, nel post si leggeva testualmente «questo bellissimo cane, dal carattere strepitoso, è stato venduto dal cagnaro di Loria come Chihuahua alla modica cifra di 500 euro, “scontato” peraltro del 50 per cento». E nel proseguo dell’intervento dichiarava «come fa questa gente a “lavorare” con i cani? Possibile che nessuna autorità intervenga? Possibile che continui a smerciare cani in questo modo?». Un’affermazione, sebbene non esplicita, diretta, secondo il legale di parte offesa, inequivocabilmente alla persona di Boaro, essendo l’unico rivenditore di animali nella zona. L’imputata ha patteggiato «per una valutazione di opportunità» secondo il suo legale. Il legale di parte offesa, l’avvocato Guglielmin, preannuncia una causa in sede civile per un adeguato risarcimento.
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