«Gli anni insieme, una rivincita per lei»

San Biagio. Dall’ospedale il compagno ferito ricorda Nadia Toniolo, morta in Umbria. Cordoglio da tutto il paese

SAN BIAGIO. La vita di Nadia Toniolo, negli ultimi anni, aveva il sapore della rivincita. Tranquillità, un nuovo compagno, un po’ di serenità dopo anni di vicissitudini con l’ex marito. Assieme a Pietro Lorenzon, da 5 anni, si era inserita nelle compagnie di amici di San Biagio e dintorni, aveva potuto dedicarsi ai tanto desiderati viaggi. Una rivincita che nel primo pomeriggio di domenica si è interrotta bruscamente in Umbria, tra i paesi di Colle e Passaggio di Bettona, a quattro chilometri da Assisi, dove la coppia aveva trascorso il fine settimana. Quel tragico incidente se l’è portata via a 59 anni. Fatale lo schianto tra la Volkswagen Touran in cui Nadia e il compagno Pietro erano seduti assieme a due amici bolognesi e una Fiat 600 guidata da un anziano 86enne. La Fiat è piombata a folle velocità sulla Touran, mentre il conducente - un amico della coppia - stava effettuando manovra in un parcheggio. A perdere la vita, oltre a Nadia, anche l’anziano alla guida della Fiat, che forse a causa di un malore aveva perso il controllo dell’auto. L’unico a essere ancora ricoverato in ospedale, affiancato dal figlio Paolo, è Pietro Lorenzon - ex comandante dei vigili di San Biagio - che dallo scontro ha riportato la rottura di due costole e la lussazione del bacino. La compagna Nadia, originaria di Mogliano, dove risiedono ancora due fratelli, avrebbe compiuto 60 anni il prossimo 27 settembre. Aveva due figli - scesi a Perugia per il riconoscimento della salma - e tre nipoti. Nella zona di San Biagio, oltre per il rapporto che la legava a Lorenzon, era conosciuta anche per i 10 anni di lavoro alla Casa di cura di Monastier - dove aveva gestito il bar interno alla struttura - a cui era seguito l’impiego alla Serenissima Ristorazione al Ca’ Foncello. Una personalità solare, abituata al contatto con la gente. «Aveva sempre il sorriso sulle labbra, gli occhi le splendevano sempre», ricorda dal letto dell’ospedale di Perugia Pietro Lorenzon, «aveva ritrovato la gioia di vivere dopo tante tribolazioni. Ci trovavamo bene assieme». La scomparsa di Nadia ha già invaso il compagno Pietro di messaggi di cordoglio. «Dopo la morte di mia moglie circa 10 anni fa, aver perso anche Nadia per me è una sconfitta morale», dice Lorenzon, «Sono però commosso dall’affetto ricevuto». Il ritorno della salma di Nadia nella Marca e la data delle esequie saranno ufficializzati nei prossimi giorni.

Alessandro Bozzi Valenti

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