Gli acconciatori scrivono a Zaia «Permettere gli spostamenti»

treviso
Anche gli acconciatori sul piede di guerra: contestano il divieto di spostarsi fuori Comune, norma che penalizza i servizi alla persona. Casartigiani ha scritto al governatore Luca Zaia per esprimere tutto il malcontento della categoria.
«Abbiamo appreso dalle Faq della Regione del Veneto che i clienti non possono recarsi da estetisti, barbieri e parrucchieri se sono al di fuori del Comune di residenza. Per molti sarà difficile tenere aperto, anche considerato che la pressione fiscale è immutata in un periodo di così grande difficoltà». Sono le parole di Franco Storer, presidente di Casartigiani, che con il segretario Andrea Prando ha scritto al presidente della Regione Luca Zaia chiedendo di cancellare questo divieto.
«Con appuntamento verificabile dall’autocertificazione e dall’agenda del salone, e mantenendo l’obbligo di uno spostamento al giorno, si può superare il divieto», è il suggerimento di Casartigiani. «Si tratta di attività di servizi alla persona attualmente non sospese, e in alcuni casi sono trattamenti curativi, che non possono essere posticipati» conclude Storer. Parrucchieri, barbieri ed estetiste al momento possono rimanere aperti anche in zona arancione, ma la loro clientela dev’essere composta esclusivamente da persone che vivono nel Comune in cui ha sede l’attività. La chiusura scatterebbe soltanto in caso di “retrocessione” del Veneto in zona rossa, scenario che fortunatamente si è fatto meno probabile negli ultimi giorni grazie al progressivo calo dei contagi. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso