Giulia, tenero addio con brani e lacrime del suo coro gospel

«Abbiamo tutti un pezzetto di te nel cuore, accecante e splendente come le giornate di sole estive che tanto amavi». In una chiesa del Sacro Cuore di Mestre straripante di persone, amici e colleghi di lavoro hanno voluto ricordare con queste parole Giulia Salviato, la giovane di 32 anni deceduta martedì in un incidente stradale lungo la Triestina, a causa di uno scontro con un camion mentre si recava al lavoro, alla Log607 (laboratorio creativo della Marsilio) a Ca’ Tron di Roncade. Oltre duemila persone ieri mattina, sono arrivate alla spicciolata, per salutare, un ultima volta, Giugiù. Nella navata alla sinistra dell’altare, i Joyful Gospel Group e i Venice Gospel Ensamble, alcuni dei cori con i quali si esibiva, con i volti rigati dalle lacrime, stretti nei loro cappotti, ma con la voce più profonda che mai. Per Giulia una bara di legno chiaro, inondata di fiori bianchi. Davanti all’altare la mamma, Matilde, il papà Roberto, il fidanzato Alessandro, i parenti e poi le tantissime persone che la conoscevano. Una funzione sommessa e sentita, animata da alcune delle canzoni che “Giugiù” amava, a rompere il silenzio in una chiesa al buio illuminata da poche candele per la mancanza di luce, saltata all’improvviso in tutta la zona a pochi minuti dall’inizio. «Siamo tutti sconvolti» ha detto il parroco padre Gelindo Miolo «Giulia, che lodava Dio con il canto, ci ha lasciato troppo in fretta come una fiamma che non ha ancora emanato la sua luce e mai si vorrebbe che un papà e una mamma assistessero alla morte di un figlio». E ancora: «Era una ragazza gioviale, le speranze le colmavano il cuore, piena di voglia di vivere e oggi vorrei che le nostre preghiere fossero parte del dolore che mamma papà e fidanzato vivono». «Nonostante ciò» ha aggiunto “non dimenticate un po’ di quella gioia, che lei metteva in ogni cosa». A raccogliere le parole degli amici, Carlo Bergamin, dei Joyful: «Giulia era la nostra carry me on, il suo sorriso riempiva la stanza, sapeva ridere dei suoi difetti, quando iniziava nessuno la fermava più». Poi rivolto all’amica: «Tu ci hai dato la forza di andare avanti quando eravamo in difficoltà, trovavi sempre il modo di far sentire la tua presenza, per questo oggi il vuoto è incolmabile. Di Giù ce n’è una sola, vorremmo darti gli abbracci di cui eri bisognosa, senza di te non saremmo ciò che siamo». Tra i presenti moltissimi gli amici, di Mestre, di TeleVenezia, i colleghi di Roncade. A dirigere il “Venice Gospel Ensamble”, Luca Pitteri, insegnante di canto che ha lavorato anche con “Amici” di Maria De Filippi, e con cui Giulia aveva collaborato.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso