Giudici di pace senza sicurezza «Pronto un piano per il trasloco»

Il sindaco impressionato dai fatti di Milano: a Conegliano entrate promiscue e nessun controllo La nuova sede degli uffici giudiziari sarà Ca’ di Dio, saranno trasferiti anche alcuni uffici comunali
Di Andrea De Polo

CONEGLIANO. “Effetto Giardiello”: scatta l’allarme sicurezza all’ex tribunale, dove oggi sono rimasti ad operare i giudici di pace. Tra faldoni abbandonati, accessi non controllati e la promiscuità con i servizi municipali da poco trasferiti nello stesso stabile, i problemi da risolvere sono numerosi per garantire uno standard minimo di sicurezza. Il Comune accelera su un piano per il trasloco dei giudici: «Dopo i fatti di Milano, cercheremo di accorciare i tempi» spiega il sindaco Floriano Zambon «i giudici devono avere una sede autonoma». Si pensa alla Ca’ di Dio di piazzale Santa Caterina, oggi sede della biblioteca: per renderla disponibile, però, sono ancora diversi gli ostacoli da superare. A lanciare l’allarme per primo era stato, a gennaio, un geometra convocato dal giudice di pace. Aveva denunciato, all’interno del tribunale di Piazzale Beccaria, una situazione da “Striscia la notizia”: faldoni abbandonati, atti a disposizione di tutti, nessun controllo all’entrata, stanzoni vuoti e freddi. I fatti della scorsa settimana a Milano, dove l’imputato Claudio Giardiello ha compiuto una strage, hanno fatto saltare la pulce all’orecchio dell’amministrazione. E ora è corsa contro il tempo per permettere ai giudici di pace di lavorare in sicurezza. Un piano che parte dall’ingresso al tribunale: «Si trova al secondo piano, mentre l’anagrafe è al primo» spiega Zambon «ma ha comunque un’entrata autonoma. Quando c’era il tribunale vero e proprio, non solo i giudici di pace, il guardiano all’ingresso era messo dal Comune, ora sono i giudici a dover valutare la necessità di un presidio delle forze dell’ordine. Noi siamo a disposizione per collaborare». Anche all’interno del tribunale il sindaco assicura che la situazione cambierà presto: «Stiamo gradualmente traslocando gli uffici comunali all’interno dell’edificio, dal quale abbiamo già spostato l’archivio giudiziario. Entro fine anno contiamo di concludere il trasferimento. In prospaettiva, la sede del tribunale dovrà essere autonoma, a Ca’ di Dio. Per quest’anno abbiamo stanziato 170 mila euro per la manutenzione della scalinata della sede attuale, e del piazzale, ma è una situazione transitoria». Per spostare il tribunale a Ca’ di Dio però serve un vero effetto domino: prima bisogna traslocare la biblioteca all’ex Caserma Marras. Le udienze del giudice di pace sono in programma ogni mercoledì, ma il tribunale lavora anche negli altri giorni (sabato escluso) per le asseverazioni delle perizie e delle traduzioni.

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