Giovane rugbista di 18 anni trovata morta nel letto

BELLUNO. Muore all’improvviso a 18 anni: Lisa non si è più svegliata. La tragedia ieri mattina nell’abitazione di Tignes: la ragazza avrebbe dovuto alzarsi di buona ora per tornare a scuola, a Vittorio Veneto, dopo un periodo di assenza per malattia. L’hanno trovata senza vita: a nulla sono serviti i tentativi di rianimazione del personale sanitario dell’Eva Alpago chiamato per il soccorso.
Lisa Collazuol amava il rugby e i bambini: sognava di fare la maestra d’asilo, dopo la laurea. È morta a 18 anni nel suo letto della casa di Tignes, per motivi di salute tutti da chiarire: sarà l’autopsia disposta dalla procura a dire se il decesso della ragazza è dovuto a un malore oppure alle conseguenze di un intervento all’appendice. Lisa era stata operata mercoledì scorso.
Erano le 6.30 circa quando mamma Natascha è andata su a vedere perché Lisa non si era ancora tirata su dal letto.
La diciottenne sarebbe dovuta tornare proprio ieri al liceo di scienze umane di Vittorio Veneto, dopo l’intervento di appendicite che l’aveva lasciata a casa una settimana.
Il giorno prima, martedì, madre e figlia erano andate dal medico di famiglia per il certificato di rientro fra i banchi. Dimessa venerdì scorso dal San Martino di Belluno, Lisa non avrebbe accusato problemi fisici post operazione. Nulla che potesse far presagire il decesso.
Nessuna madre immagina di sopravvivere ai propri figli e Natascha non credeva ai suoi occhi là vicino al letto della ragazza. Sono stati chiamati i soccorsi, nella casa di Tignes sono arrivati i sanitari dell’Eva Alpago che hanno fatto di tutto per rianimare Lisa. Ma per lei non c’è stato nulla da fare.
Del caso è stata interessata la procura perché la causa del decesso va chiaritam vuoi per la giovane età, vuoi per quell’appendice tolta da poco. Il pubblico ministero Katjuscia D’Orlando ha quindi disposto l’autopsia che sarà effettuata venerdì dall’anatomopatologo Antonello Cirnelli. L’inchiesta della magistratura mira a stabilire se ci sia una relazione tra il decesso della ragazza e l’intervento chirurgico di appendicite alla quale è stata sottoposta la settimana scorsa all’ospedale San Martino. Una ipotesi, come lo sono le altre “di morte naturali”: se cioè si sia trattato di un malore improvviso dovuto ad altre cause. Insomma una verifica che può aprire scenari diversi, benché non siano ancora stati iscritti nomi sul registro degli indagati in relazione all’inchiesta.
La morte improvvisa di Lisa ha lasciato tutti nello sconcerto più assoluto: la famiglia che la adorava, suo papà Enrico era anche allenatore delle ragazze del Rugby Alpago, il fratello più grande, la mamma Natascha. Le compagne di squadra e di scuola a Vittorio Veneto, le persone che la conoscevano, gli amici. Sui social, infinite le manifestazioni di sostegno verso la famiglia Collazuol e amici dilaniati dal dolore: «Ti vedremo brillare» lassù, giocare e «insegnare le mosse del rugby»... «Ciao angelo, fai buon viaggio».
«Ciao piccola Lisa». —
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso