General Beton vende il ramo calcestruzzi

 In paese non si parla d'altro, in queste settimane. La Tonon con le sue società è, infatti, la Fiat di Colle Umberto. Ed ecco che senza nulla togliere a Sergio Marchionne, anche Giovanni Tonon, illuminato imprenditore del settore, ha deciso di costituire una nuova compagnia, che permetta alla General Beton di essere più snella, meno appesantita per affrontare la competitività del mercato, che in edilizia è da tempo in difficoltà. Si costituirà pertanto una nuova società, partecipi alcuni «padroncini», che insieme ad uno dei figli di Tonon gestiranno autonomamente il delicato e complesso settore del trasporto di questa materia prima di cui Colle Umberto va fiero in Italia e all'estero. Il marchio General Beton significa, infatti, impianti a qualità certificata sia in Italia che in Cina, Polonia, Romania e Tunisia. Ampia l'offerta: conglomerati speciali, malte per muratura ed intonaci, conglomerati bituminosi, pavimenti industriali, ferri di armatura, cementi, inerti e servizi di posa. Nell'operazione è stato coinvolto anche il sindacato, chiamato a sottoscrivere un accordo. Lunedì il passaggio in assemblea dei lavoratori, per raccogliere gli umori. L'esigenza è di garantire contratti e salari, ma prima ancora la sicurezza del lavoro - affermano gli esponenti sindacali -; se questo presupposto è salvaguardato, possiamo arrivare all'intesa. La Tonon, fra l'altro, è impegnata nella costruzione del centro commerciale sul Menaré. Le polemiche continuano da anni e al Tar pende anche un ricorso. L'altra sera, in un incontro pubblico, è stato confermato che questo progetto è presente anche nel Pat.