Gender, integralisti contestano le senatrici Pd

Tutto esaurito per il dibattito alla Giorgione, un gruppo di cattolici antiabortisti contesta Laura Puppato e Valeria Fedeli
Borghesi Castelfranco convegno su Gli equivoci del Gender
Borghesi Castelfranco convegno su Gli equivoci del Gender

CASTELFRANCO. Tutto esaurito giovedì sera per l'incontro su “Gli equivochi del gender” svoltosi nell’aula magna delle scuole medie Giorgione. Quattrocento persone hanno voluto partecipare al dibattito riguardante i provvedimenti adottati a livello nazionale in tema di prevenzione delle discriminazioni, nell’ambito del decreto Buona Scuola.

Si è parlato in particolare del comma 16 all'articolo 1 che dettaglia come la scuola debba promuovere i principi di pari opportunità tra i sessi e della prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni.

«Ribadisco ancora una volta che nei provvedimenti non è presente una teoria o un’ideologia cosiddetta “gender “», ha spiegato la senatrice Valeria Fedeli (Pd), vicepresidente del Senato e prima firmataria del decreto, invitata proprio per fare chiarezza sulla questione, «Sui contenuti si possono avere idee diverse, ma il testo è quello e la parola “gender” non compare. Si ribadisce solamente il concetto che nella scuola va insegnato il valore del rispetto della diversità e di tutti gli esseri umani».

Borghesi Castelfranco convegno su Gli equivoci del Gender Christian Albini teologo
Borghesi Castelfranco convegno su Gli equivoci del Gender Christian Albini teologo

Fedeli ha sottolineato che il provvedimento è stato votato all’unanimità dal Senato, da tutti i partiti.

In apertura di serata, il teologo Christian Albini ha ripercorso la storia dei “gender studies”, ricostruendo le diverse posizioni sul tema e illustrando come anche la Chiesa adotti una prospettiva di genere. «Prospettiva che Papa Francvesco sta radicalmente cambiando, come si evince dai suoi discorsi sulla figura della donna: perchè non è la Chiesa maschilista, ma gli uomini di Chiesa l’hanno resa tale» Il professor Dino Scantamburlo, del Consiglio Pastorale della Diocesi di Treviso, ha confermato che i provvedimenti adottati «non presentano elementi censurabili. Nella nostra scuola non si va a insegnare elementi dell'ideologia “gender”». Non sono mancate però le contestazioni. Un gruppo di cattolici integralisti e antiabortisti (una decina di persone in tutto che più volte ha rumoreggiato durante tutto il dibattito) si è scagliato contro le senatrici del Pd, oltre a Fedeli in sala anche Laura Puppato. «Di fronte alle diversità è facile, molto facile mettere barriere», ha detto quest’ultima, «Più difficile invece accogliere, rispettare, ascoltare. Dopo tanti incontri che hanno distorto la realtà, finalmente abbiamo delineato un quadro preciso e onesto della tematica, vedendolo da più punti di vista e senza alcuna volontà di fare dannosa propaganda. Centinaia di persone hanno lasciato la propria mail per ricevere i materiali a casa e poter approfondire l’argomento».

«In molti a inizio serata non hanno voluto lasciarci i loro recapiti», riferiscono gli organizzatori del dibattito, «ma dopo il dibattito sono tornati all’ingresso per chiedere di potersi aggiungere all’indirizzario, significativo traguardo della qualità delle relazioni. Manderemo a tutti loro i materiali e renderemo presto disponibile il video integrale della serata per quanti non hanno potuto venire o intendano rivederlo».

L'incontro, moderato da Pierangela Fiorani, direttrice de “la Tribuna di Treviso” e dei quotidiani veneti Finegil, si è concluso poco prima di mezzanotte.

E le discussioni sono proseguite poi anche all'esterno della sala.

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