Gelataio a domicilio Chef disoccupato reinventa un lavoro

MOGLIANO VENETO. Disoccupato da 10 mesi decide di mettersi in proprio “inventandosi” un lavoro degli anni Sessanta, ma per la licenza del suo carretto dei gelati ha dovuto aspettare quasi due mesi, i primi dell’estato. Oggi è possibile intercettare Christian Maccatrozzo e il suo “gelato a domicilio” in diverse zone del comprensorio moglianese. La sua attività di commercio itinerante passa per Monastier, Zero Branco, Casale. Oltre a parchi e piazze è possibile assaggiare i suoi prodotti artigianali anche all'esterno di feste paesane e sagre. A sentir raccontare la sua sfida anti crisi vengono in mente un po' i “Giardini di Marzo” della magica coppia Mogol-Battisi. «Il carretto passava e quell'uomo gridava...». Ma questa storia ha poco a che vedere con il romantico tuffo nell'era del boom italiano, tutt'altro. Il giovane moglianese, classe 1979, professione cuoco, diplomato all'alberghiero, è rimasto senza lavoro un anno fa. Dopo aver fatto i conti con la grave crisi economica che costringe molti suoi coetanei a emigrare ha deciso di rimettersi in gioco. Il 19 maggio ha presentato i documenti necessari all'ufficio licenze in municipio: «Sono stato affiancato dall'Ascom e ho presentato la documentazione per poter poi iniziare a lavorare nel pieno della stagione estiva». Aveva fatto tutto a regola d'arte, Maccatrozzo, ma non aveva fatto i conti con la burocrazia. Perché quella che sembrava una formalità, anche in tempi di sbandierata lotta alle lungaggini della pubblica amministrazione, non è stata affatto una passeggiata. «La licenza? Me l'hanno data il 9 luglio», racconta il gelataio itinerante «ho perso oltre un mese di lavoro. Era tutto ok fin dall'inizio, c'era il parere favorevole dell'Usl, c'erano tutte le autocertificazioni, ma per una firma ho dovuto aspettare un'eternità. Ho sollecitato gli uffici più volte, ho scritto sia al vecchio sia al nuovo sindaco. Il primo mi ha promesso di intervenire, il secondo non mi ha ancora risposto». Gli uffici si sono fatti scudo con la solita formula: tempi tecnici. E in effetti, per legge, avrebbero avuto tempo fino a 90 giorni per evadere la pratica: «Ho investito tutti i miei risparmi per questa nuova attività, metà stagione è andata, spero almeno di recuperare. 55 giorni per controllare un po' di documentazione mi sembrano davvero troppi. Non ho dovuto fare integrazioni: ma possibile che in questo periodo tutta Mogliano fosse lì a chiedere nuove licenze?».
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