Gattini bruciati e fatti a pezzi Giallo sul Montello

MONTEBELLUNA. Terribile: una shopper piena all’inverosimile di resti di animali fatti a pezzi, a fianco un micetto dal pelo rosso morto e, poco più in là, le ceneri del falò di un altro gatto. La macabra scoperta è stata fatta nella tarda mattinata di ieri in via Bongiovanni da una giovane volontaria di “Gino Meraviglia”, l’associazione cittadina che si occupa di animali abbandonati e maltrattati. «Stavo passeggiando per raggiungere la casa di mia suocera», racconta Silvia Oricoli con nel cuore ancora l’orrore di quello spettacolo, «A bordo strada ho notato il gattino rosso esanime. Mi sono avvicinata e mi è parso di vivere un incubo. Il micetto era appoggiato su una borsetta di nylon di un discount piena zeppa di resti di animali. Tra il pelo e il sangue c’erano pezzi di gatti e forse anche di conigli. Tutti massacrati e tagliati con una brutale violenza». La giovane animalista esclude che siano le frattaglie di animali macellati per uso alimentare. «Non può essere», ha riferito anche ai carabinieri che non ha esitato a chiamare, «Nel sacchetto c’era di tutto». Poco più in là Silvia Oricoli ha trovato anche i resti di un rogo. «Mi sono avvicinata per controllare meglio», continua il suo racconto, «Tra la cenere s’intravvedeva del pelo, probabilmente anche questo di gatto. Il focolare era spento, la cenere fredda. Il massacro dei gatti era stato compiuto qualche ora prima, forse venerdì». Il ritrovamento è avvenuto in un tratto della presa 20 del Montello libero dalle case. «Le abitazioni si trovano prima e dopo», osserva Silvia Oricoli, «Non lì. Nessuno ha visto nulla. Eppure è una strada di passaggio e sicuramente prima di me in tanti vi sono transitati». Forse hanno tirato dritto o forse non si sono lasciati impietosire dal micetto rosso. La volontaria di “Gino Meraviglia” ha atteso l’arrivo dei carabinieri, che aveva contattato tramite il suo telefonino. «Ho riferito tutto quello che ho visto». I carabinieri hanno raccolto la denuncia e chiamato Corpo Forestale e Comune per recuperare i resti degli animali. «Conosco molto bene questo angolo di Montello», continua Silvia Oricoli, «Un episodio del genere è assolutamente inedito. Si trovano sacchetti di nylon con cuccioli abbandonati, ma mai nulla di simile». Gli animalisti si interrogano sul ritrovamento. Per ora è un angoscioso mistero.
Alessia De Marchi
@alessia2013
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