Gattile, questione di civiltà salvati 400 gatti e 300 cani

Enpa e Comune vogliono dare agli animali una casa da 150 mila euro a Campidui Cresce però il comitato del no, che annuncia cento firme: «Prima i cittadini»

CONEGLIANO. Puffi, cieca ad un occhio abbandonata insieme ad altri due mici nel giardino di una fabbrica, Sissi che soffre di epilessia, Martino che aspetta speranzoso un padrone a cui fare le fusa. Sono le storie di alcuni dei gattini salvati dall’Enpa che ha deciso di costruire per loro un gattile da 150 mila euro nella zona industriale di Campidui contro il quale è già nato un comitato. Per i volontari si tratta di una soluzione a quello che definiscono una vera e propria «emergenza», per il sindaco Floriano Zambon è «un atto di civiltà» nei confronti di un fenomeno dai numeri tutt’altro che irrilevanti: In media sono 400 i gatti e 300 i cani salvati in un anno nel territorio dell’Ulss 7. Animali a quattro zampe che per molti si trasformano in un giocattolo come tanti altri, da gettare quando diventa scomodo. E non è un caso se il fenomeno degli abbandoni cresce costantemente, soprattutto durante il periodo delle ferie. Il telefono dell’Enpa in questi giorni squilla di continuo. Sono 15 i gatti che l’associazione ha recuperato solo nell’ultima settimana. Ieri l’ennesima chiamata per una cucciolata gettata alle 2 e mezza di notte nel giardino di una casa di San Fior, la famiglia che li ha accolti se ne occuperà per un po’ ma non può farlo per sempre. «La gente ci chiama in continuazione», spiega Valentina Perin, responsabile dell’Enpa locale, «c’è un’emergenza legata anche al periodo delle nascite». Attualmente tra il canile di Sarano, la pensione e le case dei volontari sono 37 i cani che attendono una casa e un padrone da aspettare al rientro. I gatti sono ancora di più: 87, di cui 53 nel gattile di Conegliano. E’ per dare una casa a questi batufoli di pelo, dallo sguardo malinconico, che l’Enpa ha chiesto al Comune la concessione dell’area di Parè, per fare un gattile che ospiti se necessario anche cani e altri animali trovati lungo fossati, cavalcavia, dentro scatoloni, lasciati senza acqua né cibo per oggi, nonostante le temperature record. Contro il gattile però è nato un comitato di residenti e secondo il portavoce Ezio Da Re sono già circa un centinaio le firme raccolte. «Si è costituito un Comitato per tutelare i cittadini residenti nella zona adiacente all’area; riteniamo, infatti, che prima vengano i cittadini e poi gli animali», così in un comunicato stampa era stata annunciata la creazione del gruppo di protesta che si riunirà lunedì. Una frase che ha mandato su tutte le furie gli amanti degli animali. «È proprio questo paradigma, del chi viene prima e chi dopo, che genera il problema e giustifica la nostra presenza», replica il presidente dell’Enpa Adriano De Stefano secondo cui la concezione dovrebbe essere «non prima ma assieme».

Renza Zanin

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