Furto-bis da Cycle Lab di Conegliano, 60mila euro di bottino

Erano almeno in sei i ladri fuggiti in furgone con 21 superbici. Per entrare nel magazzino hanno sfondato una parete

CONEGLIANO. Nuovo colpo da Cycle Lab: rubate ventiquattro biciclette, per un bottino vicino ai 60.000 euro. La razzia nel negozio di via XIV Maggio 64 è avvenuta tra lunedì e martedì notte. Grande l’amarezza per i due titolari, Andrea Vincenzotto e Paolo Monai che dopo il furto dell’estate dello scorso anno avevano aumentato il sistema di vigilanza, introducendo anche i fumogeni.

LADRI “PROFESSIONISTI”. Ad agire velocissimi, in meno di 5 minuti, probabilmente 5-6 uomini dotati di furgone. «Nel luglio del 2017 ci avevano rubato 21 biciclette, purtroppo è capitato nuovamente tra lunedì e martedì notte - commenta Vincenzotto - questi non sono ladri improvvisati, sanno come muoversi e come agire. Hanno architettato un piano ingegnoso, entrando direttamente in magazzino, dove c’erano le bici».

PARETE SMANTELLATA. La banda, che probabilmente teneva sotto controllo il negozio da un po’ di tempo, non ha violato il negozio dall’ ingresso principale, ma si è organizzata per entrare direttamente nel magazzino sotterraneo che aveva un’entrata comune con un appartamento al momento non occupato. Una volta entrati, hanno sposato un lunghissimo mobile che era posto davanti alla parete divisoria (in cartongesso), che hanno poi smantellato. Una volta entrati nel magazzino, hanno arraffato tutto quello che potevano. «Per fortuna non sono saliti in negozio, dove tra l’altro i fumogeni erano partiti - aggiunge il vittoriese - il montacarichi con i quali spostiamo le bici da un piano all’altro viene bloccato ogni sera. Ribadisco, questi ladri non sono improvvisati».

DENUNCIA AL COMMISSARIATO. Ai titolari di Cycle Lab, negozio di biciclette di tutti i tipi di alta qualità e di fascia importante (ci sono esemplari che arrivano anche a 5.000-6.000 euro), non è rimasto che rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto. «I vicini che sono stati allertati dall’antifurto hanno raccontato alla polizia di aver visto 6-7 persone, un furgone e un’auto - riferisce Vincenzotto - di fatto sono stati velocissimi, perché nell’arco di 3-4 minuti sono entrati dove c’erano le bici e le hanno caricate nel furgone fuggendo. A noi restano, oltre al furto, le mancate vendite e i danni consistenti da sistemare». 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso