Furto a Pneusmarket, poi il rogo Restano chiuse quattro attività

Le indagini sull’incendio all’ex concessionario puntano decisamente sul dolo Officina e privé in attesa dell’agibilità, negozio di pavimenti vuol cambiare sede
Filippi Castelfranco incendio azienda Martinello
Filippi Castelfranco incendio azienda Martinello

CASTELFRANCO. Incendio di via Staizza a Salvarosa, confermata l’inagibilità per motivi statici e igienico-sanitari per circa metà dello stabile precedentemente occupato dalla concessionaria d’auto Martinello, nel cui magazzino sotterraneo sono andate a fuoco una decina di autovetture vecchie. Bloccata quindi l’attività di quattro delle sei attività che occupano il piano terra e il primo piano della struttura, ovvero una autofficina, il club privé La Rosa, e la rivendita di pneumatici Pneusmarket, presa di mira dai ladri che hanno messo fuori uso l’impianto di allarme. Ma soprattutto il negozio di pavimenti Fuser Homestyl, il cui interno è stato letteralmente ricoperto di fuliggine proveniente dal fuoco nel piano sottostante.

«Ci toccherà buttare via tutto», spiega il titolare Danny Fuser, avvertito solo nel pomeriggio di mercoledì di quanto era accaduto, mentre era in ferie, «proveremo a vedere se c’è la possibilità di sistemare qualcosa ma la vedo molto difficile. Credo che lasceremo questa sede». Il negozio è forse quello più colpito dalle conseguenze dell’incendio, escluso ovviamente il magazzino che era nelle disponibilità del proprietario del complesso, Andrea Martinello. Le altre tre attività dovranno ora predisporre una perizia tecnica per riavere l’agibilità: la Pneusmarket dovrà fare i conti anche con le conseguenze dello spegnimento, visto che anche il loro magazzino è stato invaso dall’acqua delle pompe dei vigili del fuoco. Ad un primo momento sembrava infatti che fosse proprio questo ambiente ad essere colpito dalle fiamme e, trattandosi di pneumatici, poteva scattare anche l’emergenza ambientale. «Eravamo pronti ad intervenire con una ordinanza», spiega il sindaco Stefano Marcon che l’altro ieri era sul posto, «ma già un’ora dopo i vigili del fuoco avevano verificato che non si trattava di pneumatici». L’Arpav ha comunque eseguito dei monitoraggi dell’aria sia a Salvarosa che nei pressi dell’ospedale e si attendono gli esiti delle analisi.

Rimangono invece ancora ignote le cause dell’incendio che potrebbero emergere dai rilievi dei vigili del fuoco che mercoledì sono stati impegnati per circa mezza giornata in via Staizza. Nessuna ipotesi viene esclusa, soprattutto quella del dolo che sembra farsi strada dopo i rilievi compiuti dalle forze dell’ordine in cui è emerso che la Pneusmarket è stata presa di mira dai ladri proprio nelle ore precedenti all’incendio: è stato trovato del nastro adesivo utilizzato per neutralizzare le telecamere e i sistemi di allarme, nonché uno degli ingressi risulta forzato. Rimane da capire se tra i due episodi c’è una relazione.

La porzione di magazzino sotterraneo della Pneusmarket è confinante con quella andata a fuoco. Scoprire l’origine delle fiamme potrebbe fare chiarezza anche su questo: si sa è che, oltre alle auto, nel sotterraneo era presente una grande quantità di materiale vario e pare non fosse attivo né un impianto di riscaldamento, né quello elettrico. È anche risultato che nottetempo vi erano frequentazioni del magazzino, che non era chiuso a chiave, probabilmente da persone che cercavano un rifugio per la notte. —

Davide Nordio

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