Furlan, quarant’anni da sommelier

NERVESA. Eddy Furlan premiato per i suoi primi 40 anni di carriera, tra i primi sommelier al mondo. Il riconoscimento è stato consegnato a Furlan, titolare del ristorante “La Panoramica” di Nervesa, sabato al castello di San Salvatore a Susegana durante la manifestazione enologica “300 per 100”. A consegnare il riconoscimento è stato il presidente nazionale dell’Asi, associazione italiana sommelier, Antonello Maietta. Il ristoratore di Nervesa è stato, tra l’altro, campione italiano nel 1980 e terzo ai mondiali dell’89, presidente dell’Ais nazionale dal 1993 al 1999 e segretario generale dell’Association de La Sommelerie Internazionale, che raggruppa 27 paesi dal 1996 al 1999. Furlan, che ha avuto una brillante carriera come degustatore da competizione e dirigente, è ben lontano dall’andare in pensione infatti è vice presidente regionale dell’associazione e commissario d’esame e docente ai corsi per i degustatori.
«Essere docente e dirigente è più difficile che partecipare a competizioni di degustazione», racconta il titolare della “Panoramica”. «Quando faccio lezione ai corsi di primo livello dico sempre che dopo 40 anni di esperienza non ho ancora finito d’imparare: Il sommelier non ha sete di vino. Ama il vino, ma ha sete di conoscenza» continua Furlan. «Nel mondo ci sono nuovi mercati e nuovi produttori. Con il cambiamento climatico vi sono buoni vigneti in Cornovaglia. Inoltre anche in Nuova Zelanda viene prodotto buon Sauvignon. Tutto questo va studiato come le nuove teologie e bisogna saperlo trasmettere» continua Furlan. «Da dirigente si lavora molto per organizzare gli eventi senza contare le ore. E per chi è un ristoratore impegnato anche 11 ore al giorno significa rubare tempo al sonno» conclude il sommelier che come ristoratore sta preparando per il 16 ottobre “l’Enofungo” una serata in cui sua moglie Antonella cucinerà cinque piatti di funghi abbinandoli a cinque vini italiani poco noti scelti da lui. Tra di essi vi è un particolare “Pecorino delle Colline Pescaresi che non è un formaggio, ma un ottimo bianco.
Gino Zangrando
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