Fuga dagli istituti privati, volano i tecnici

CONEGLIANO. Famiglie di Conegliano in fuga dalle scuole private: i dati sulle iscrizioni al prossimo anno scolastico mostrano un calo di un centinaio allievi rispetto all'anno in corso. Il crollo riguarda praticamente tutti gli istituti: le scuole dell'infanzia private hanno 499 alunni quest'anno, ne avranno 435 l'anno prossimo; le primarie private passano da 322 a 304, le medie private da 146 a 134. Mancano all'appello le superiori, rappresentate a Conegliano dal Collegio Immacolata, che però - visto il trend negativo di quest'ultimo negli ultimi anni - non cambieranno l’andamento complessivo della città. A fronte della fuga dalle private, due buone notizie: non crollano le scuole pubbliche (anzi, le scuole dell'infanzia registrano un boom di iscritti), e l'Itis Galieli torna dopo diversi anni sopra quota 600 studenti (saranno 617 l'anno prossimo, sono 541 oggi), soglia che permette finalmente alla scuola di avere un preside tutto suo, mentre oggi il dirigente scolastico, il professor Salvatore Amato, è "a scavalco" con un istituto del Veneziano. «Credo che la lettura di questi dati sia fin troppo semplice: la crisi ha impoverito il ceto medio, che iscrive sempre meno i figli alle scuole private» commenta l'assessore Gianbruno Panizzutti, che ha raccolto i dati delle iscrizioni dai presidi mettendole a confronto con gli anni scorsi. «Voglio sottolineare - aggiungfe Panizzutti - che non si tratta di un'offerta formativa inferiore rispetto alle scuole pubbliche, tutte le scuole private di Conegliano hanno ottimi docenti e programmi validi. Purtroppo, le famiglie devono fare qualche conto in più rispetto agli anni scorsi. Il bicchiere mezzo pieno di questi dati, però, ci mostra la rinnovata fiducia nelle scuole pubbliche». Vanno bene, in particolare, il Liceo Marconi e l’istituto Cerletti, quest'ultimo soprattutto nel suo indirizzo professionale, che ha "rosicchiato" una fetta di studenti all'Ipsia Pittoni. Il boom dell'Itis, poi, autorizza a presentare la richiesta per un preside ad hoc: «Premesso che il dirigente Amato sta facendo un ottimo lavoro, e che l'incremento delle iscrizioni è anche merito suo, chiederemo che ci sia un preside solo per Conegliano. Ora ne abbiamo i requisiti». Un'altra buona notizia arriva dalle scuole primarie: sono tutte salve, e lo saranno anche nei prossimi anni. Il prossimo, infatti, era l'anno scolastico ritenuto complessivamente più a rischio, perché in prima elementare ci andranno i bambini classe 2010. E i 2010, a Conegliano, sono soltanto 261: il minimo storico per la città. «Quelli nati nel 2011, invece, sono 32 in più, e anche gli anni successivi hanno segnato, a livello di trend, un certo aumento dei nuovi nati» spiega l’assessore Panizzutti «quindi anche nell'anno scolastico 2017-2018 non ci saranno problemi a formare le classi prime elementari».
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