Frezza chiude lo stabilimento di Casale

VIDOR. È ufficiale la chiusura definitiva dello stabilimento Frezza di Casale. Con un fatturato dimezzato negli ultimi quattro anni, l’azienda di Vidor, leader mondiale nella produzione di mobili per ufficio, si è vista costretta a cessare l’attività produttiva in uno dei suoi due stabilimenti. La decisione è stata presa mercoledì scorso al Ministero del Lavoro a Roma, dove si sono incontrate parti sociali, Rsu e titolari dell’azienda. A Casale sono rimasti a casa in 51, il capannone di via Nuova Trevigiana sarà dismesso. Si continuerà a lavorare, invece, a Vidor, dove per il 2013 l’azienda ha in programma nuovi prodotti a catalogo. Nel frattempo, però, continua l’esodo degli operai, in attesa di sapere quale sarà il loro destino tra un paio di mesi. Da aprile 2011, hanno abbandonato l’azienda 12 lavoratori su 127, agevolati da incentivi quali mobilità volontaria, scivoli economici, contributi di buonuscita. Chi rimane, attende col fiato sospeso: l’anno di cassa integrazione straordinaria scadrà ad aprile, e non ci sono ancora certezze su cosa succederà dopo. Prova a fare una previsione Marco Potente, che per Filca Cisl ha seguito la vertenza: «Bisognerà vedere se il numero degli esuberi avrà soddisfatto l’azienda. I 12 che finora hanno lasciato il lavoro lo hanno fatto volontariamente e godendo di contributi. Ad aprile dovremo trovare una nuova copertura per chi è rimasto, ma la posizione di Cisl è chiara: nessuno dev’essere licenziato. Potremmo chiedere un ulteriore anno di cassa integrazione, ma l’azienda dovrebbe cambiare la causale: non più per crisi, ma per ristrutturazione». È comunque solo una delle ipotesi al vaglio. La chiusura di Casale, se non altro, dovrebbe permettere la sopravvivenza della Frezza di Vidor, un’azienda fondata nel 1954 come impresa familiare, e divenuta Spa. Il settore dell’ufficio è tra i più colpiti dalla crisi economica, a causa della concorrenza turca e cinese, e del continuo aumento delle materie prime. Solo pochi mesi fa, Frezza aveva vinto un importante appalto per arredare gli uffici della sede Algida in provincia di Napoli. Un successo che aveva spinto l’azienda a investire in ancora nuovi prodotti da inserire a catalogo, e in un nuovo sito internet, biglietto da visita per il mercato mondiale. Oltre a Frezza, soffre la sorella Eurosteel Italia, sempre a Vidor, azienda specializzata nella produzione di semilavorati in metallo, nata da una costola di Frezza nel 1987. Anche per Eurosteel è arrivata la cassa integrazione.
Andrea De Polo
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