Fratelli in guerra per il nome del formaggio
Borso, Gabriele Toniolo chiede i danni a Mauro, ex socio: ha ingannato i miei clienti

Forme di formaggio. A Borso due fratelli sono in lite per il nome del caseificio
BORSO.
Guerra tra fratelli sul nome del formaggio. Davanti al giudice di Castelfranco è finito venerdì Gabriele Toniolo, accusato dal fratello Mauro, ex socio, di aver usato il nome della sua azienda traendo in inganno i suoi clienti. Il primo capitolo della vicenda giudiziaria si è concluso con l'assoluzione. Ma ora Mauro chiede i danni davanti al giudice civile.
Tutto inizia nel 2005: i fratelli Mauro e Gabriele Toniolo sono soci e coproprietari dello storico caseificio di famiglia: la Toniolo spa, che produce formaggi e li vende alla grande distribuzione. Mauro acquista interamente le quote aziendali, diventando proprietario unico del caseificio. Gabriele decide nell'ottobre 2007 di fondare una propria attività, chiamandola Toniolo formaggi srl. Vende agli stessi compratori con cui lavora il fratello, ma dà comunque notifica dell'avvenuta separazione aziendale. «Avendo lo stesso nome, non è che il cliente venga tratto in inganno? Non è che creda di comprare un mio prodotto e invece ne acquista un altro?», sono i dubbi che portano Mauro a portare il fratello in tribunale. Bisogna però tener conto di due aspetti: nei banchi dei supermercati i formaggi, anzi i prodotti in generale, non vengono identificati con il nome dell'azienda produttrice, sul cartellino viene semplicemente scritto il tipo di prodotto e non chi lo fa; in secondo luogo Gabriele, a seguito di un nuovo contratto commerciale e a scanso di ulteriori equivoci, nel marzo 2008 cambia nome alla sua azienda, «Frutti di un territorio» è la nuova denominazione. Per il pubblico ministero Giuseppe Gulli, Gabriele è colpevole e chiede la condanna a 8.000 euro di ammenda. L'avvocato difensore di Gabriele, Pinelli, insiste per l'assoluzione con formula piena del suo cliente, E la sentenza del giudice Napolitano, va in questa direzione: assolto. Ma la faccenda dei fratelli Toniolo non è finita: chiusa la causa penale, è in corso un processo civile nel quale Mauro chiede un risarcimento per presunti danni a lui causati dal nome dell'azienda del fratello.
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