Franco Antonello e tutto il folle amore per Andrea «Il film? Nuovo Rain Man»

LA STORIA
«Questo film servirà a molte persone che non sanno cos’è l’autismo - condizione in spaventoso aumento - ad avvicinarsi a bambini, ragazzi e adulti autistici senza averne più paura». Parole del castellano Franco Antonello che ha trasmesso “tutto il suo folle amore” al figlio autistico Andrea, pensando non solo a lui ma a tutti i ragazzi che si trovano nelle stessa situazione. Con la sua mente imprenditoriale, Franco ha infatti fatto nascere la fondazione I Bambini delle Fate, trasformata in spa con la mission di raccogliere contributi costanti per aiutare le famiglie con figli autistici. «I personaggi del film sono completamente diversi da me e Andrea, per non ripercorrere una storia che già tutti conoscono ma rappresentare una situazione familiare nuova, in cui molte famiglie possano immedesimarsi», dice Franco. Che dopo la visione del film osserva: «Il film è la risposta italiana a Rain Man, c’è molta avventura e suspance, ci sono tutti gli ingredienti che stimolano a seguire la storia col fiato sospeso dall’inizio alla fine. E c’è anche un altro filo conduttore che lega i due film, Valeria Golino, l’attrice che trent’anni fa ha interpretato la fidanzata di Tom Cruise, fratello del ragazzo autistico, mentre qui in “Tutto il mio folle amore” ha un ruolo ancor più importante, la mamma del sedicenne Vincent, affetto da autismo». Franco è entusiasta. Sette anni fa il libro scritto da Fulvio Ervas: «Se ti abbraccio non aver paura», raccontando il viaggio in moto on the road di Franco e Andrea ha sensibilizzato molte persone sul tema dell’autismo. «Ora il film, tratto dal libro, potrà aumentare la coscienza dell’autismo nella società». Per Franco è importante che venga amplificato un messaggio essenziale: «Il mio sogno è che ogni persona possa dedicare due ore alla settimana per trascorrere del tempo con i ragazzi autistici, alleviando la loro solitudine, perché loro non hanno bisogno di medicine ma di amici». È grazie all’amore che percepiscono che i ragazzi autistici possono regalarsi e regalare soddisfazioni. Ne è un esempio il castellano Andrea che con i suoi comportamenti ha ispirato il film di Salvatores, perdendosi e relazionandosi nel suo inimitabile modo con gli altri. Andrea, grazie alla fiducia infusa da Franco, da tutta la famiglia Antonello e dalle persone che vogliono stargli accanto, si può incontrare mentre fa la spesa da solo, in autonomia, al supermercato Alì di Castelfranco. —
Maria Grazia Pellizzari
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