Fondazione, biblioteca chiusa e addetti in cassa integrazione
Le biblioteche pubbliche e degli atenei di Padova e Ca’Foscari riaprono: quella dell’università di Treviso, gestita da Fondazione Cassamarca, no. Con i dipendenti che restano in cassa integrazione, senza prospettive certe. Sino ad ora.
È la situazione che sta bloccando un gran numero di studenti di Giurisprudenza della sede di Treviso (dell’Università di Padova) e di Economia (di quella di Venezia), mentre i colleghi con base padovana e cafoscarina – viceversa – hanno tutti i servizi attivi da maggio, pur con ingressi contingentati e quant’altro. Il tutto mentre restano chiusi anche l’intero ateneo di riviera Garibaldi ed il campus Ca’ Foscari di riviera Santa Margherita, anche se le lezioni ripartiranno entro fine mese, in parte in presenza e in parte da casa, collegandosi al sito internet per le trasmissioni in streaming.
Situazione anomala, insomma, in città, a circa un mese dalla ripresa formale delle lezioni, sia per Padova che per Venezia. Nelle ultime settimane moltissimi studenti della sede di Treviso si sono rivolti a biblioteca e Fondazione, per avere delucidazioni circa la riapertura dei servizi, in particolare – come detto – quello della biblioteca. Risposta? A sentire le testimonianze dei giovani un rimpallo di responsabilità continuo su cui aleggerebbero i problemi economici di Fondazione.
«Purtroppo non abbiamo notizie di quando riaprirà la biblioteca della sede di Treviso, che è gestita da personale della Fondazione Cassamarca e non da personale bibliotecario dell’università di Padova» è stata l’ammissione arrivata a mezzo mail ad alcuni studenti dalla direttrice della biblioteca centrale di giurisprudenza, che – da maggio scorso – per venire incontro agli studenti, specie ai laureandi, aveva dato anche la disponibilità a fornire le scansioni di eventuali articoli tecnici o altro. Il prestito dei libri, però, essendo l’ateneo trevigiano completamente chiuso, resta impossibile. Se non costringendo gli studenti a fare la spola con Padova o con Venezia. Con gli inevitabili costi della trasferta.
Quindi il tema esami. Se a Padova per la cosiddetta sessione di recupero (da metà agosto al 18 settembre) e a Ca’ Foscari è stata prevista anche la possibilità di svolgerli in presenza così non è per chi studia a Treviso. Tutti gli esami del corso di laurea in Giurisprudenza restano infatti effettuabili solo online, con tutte le problematiche del caso. Non sono mancati infatti gli imprevisti, tra link errati e problemi di collegamento.
Situazione leggermente più funzionale con Ca’Foscari, ma con le medesime problematiche di non poter fare affidamento su un ateneo aperto, con personale a disposizione. Alle porte dell’università, al momento, nessun avviso. —
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