Finto paralitico: ballo grazie ai farmaci

La difesa: «Sono malato, ma col cortisone mi muovo per qualche ora»
 «E' vero che sono paralitico, ma quando prendo dosi massicce di medicine posso camminare per qualche ora». Si è difeso così, durante l'interrogatorio di ieri, V.C., accusato di essere un falso invalido: in carrozzina di giorno, ballerino di salsa la notte.
 V.C., 58 anni di Ponzano, è accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato per aver simulato - secondo la Procura - uno stato di invalidità al 100% ed aver conseguentemente percepito dallo Stato una pensione non spettante pari a 170 mila euro dal 2003 ad oggi. L'uomo, che anche i familiari credevano costretto alla carrozzina tanto che erano i figli a metterlo a letto e a farlo alzare, avrebbe in realtà orchestrato una grandissima messinscena. Inganno scoperto dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria che lo hanno seguito giorno e notte e che lo hanno filmato mentre si esibiva, anche tre sere alla settimana e fino alle 4 del mattino, nella baciata e in altri balli latino-americani nelle discoteche di Quarto d'Altino.  Ieri mattina, assistito dall'avvocato Roberto Campion, l'uomo si è presentato in tribunale in stampelle: berretto da baseball calato sugli occhi e camminata apparentemente difficoltosa, ma neppure troppo (come si può vedere nel nostro video sul sito www.tribunatreviso.it. ndr). V.C. ha assicurato dagli investigatori di essere effettivamente tetraplegico e a tal proposito ha esibito una consulenza firmata lo scorso 28 febbraio dal dottor Beppino Bertuol dalla quale risulta che soffre di paraparesi spastica con neuropatia agli arti superiori. «Una malattia cronicizzata e destinata con tutta probabilità ad aggravarsi», ha spiegato l'avvocato Campion. Al momento, però, V.C. si muove senza bisogno della carrozzina con cui, invece, si presentava seduto alle visite di controllo Inps. «Sono un vero invalido - ha assicurato ieri l'uomo, interrogato dai carabinieri - Dal 2007 però ho iniziato ad avere qualche miglioramento che mi consente di camminare per qualche ora, ma solo prendendo dosi massicce di farmaci cortisonici. I miglioramenti ci sono stati forse anche per la volontà di reagire all'abbandono da parte di mia moglie e dei miei figli». In attesa degli sviluppi giudiziari del caso, l'Inps ha comunicato all'assistito l'intenzione di sospendere la pensione di invalidità di cui godeva insieme all'accompagnatoria.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso