Finisce la storia d’amore Barista suicida a 35 anni

CARBONERA. Dramma ieri pomeriggio a Carbonera dove una ragazza di appena 35 anni si è tolta la vita impiccandosi con una fune nel suo appartamento in via Isola di Pago 20. Si tratta di Carla Roman, nata a Buenos Aires ma residente ormai da anni nella Marca. Lavorava al Grillo’s di Roncade, il noto ristorante in pieno centro. E proprio per il suo lavoro e la sua giovialità era conosciutissima e molto stimata. La tragedia si è consumata probabilmente nel primo pomeriggio, dopo pranzo. Il suo corpo senza vita è stato trovato da un amico che era passato a trovarla verso le 14.30. Quando è scattato l’allarme che ha portato sul posto i carabinieri e i medici del Suem di Treviso per la ragazza purtroppo non c’era più nulla da fare. Nell’appartamento, uno dei tanti alloggi affittati all’interno della nuova zona residenziale, gli investigatori hanno scoperto anche alcune tracce di sangue, come se la donna avesse cercato di farla finita già prima con un coltello. I genitori della giovane donna sono stati avvertiti della tragedia mentre si trovavano a Jesolo, ma in pochi istanti la notizia ha fatto il giro della Marca arrivando anche al personale del ristorante di Roncade che ieri non ha aperto le porte proprio per il dolore per la morte di Carla. «È una tragedia» dice il titolare Giancarlo Martignon, «né io né i ragazzi dello staff ci capacitiamo di quanto accaduto. Carla era una persona splendida, seria, capace. Una bellissima ragazza che piaceva e sapeva farsi apprezzare per la sua incredibile solarità. Io l’avevo salutata ieri sera alle due di notte, finito il lavoro, come sempre. Una serata come tante, un sorriso e via. Nessuno immaginava un gesto simile». Innamorata del suo cane, della sua moto, del suo lavoro, era appena tornata da una vacanza premio a Barcellona. A regalarla, a lei e a un collega del Grillo’s, era stato proprio il titolare. «Se l’era meritata» dice con la voce rotta. Era tornata con il sorriso, ma forse dietro quel viso lucente riusciva a nascondere a tutti un dolore profondissimo. Gli inquirenti che hanno cercato di ricostruire con i genitori gli ultimi giorni della ragazza ipotizzano una ragione sentimentale, «motivi di cuore», un attimo di sbandamento sfociato in una tragedia che nessuno riesce ad accettare. I genitori, che ieri si sono precipitati all’obitorio di Treviso per il riconoscimento della salma, vogliono seppellirla a Jesolo, dove vivono; e portar via tutti i suoi effetti personali quanto prima. Numerosi i messaggi di cordoglio alla famiglia.
Federico de Wolanski
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