Finisce all’asta villa Bertolini un pezzo di storia della città

Vi abitò il senatore Pietro, ministro con Giolitti. Vi transitarono politici ed esponenti della cultura, come Montessori. L’assessore: «Rattrista l’incognita sul futuro»
Agostini Montebelluna villa Bertolini
Agostini Montebelluna villa Bertolini

MONTEBELLUNA. Va all’asta la cinquecentesca villa Bertolini. Si tratta di una esecuzione immobiliare del Tribunale di Treviso. È una villa veneta del Cinquecento composta da abitazione principale, barchessa, ex scuderie, ex lavanderia e pollaio, ex falegnameria e parco ed è soggetta al vincolo di interesse storico e artistico. Si trova in via Santa Caterina da Siena, in pratica in centro città, circondata da un grande parco. La perizia di stima è di 1 milione e 800mila euro, l’offerta minima è stata fissata in 1 milione e 350mila euro e l’asta si terrà il 10 settembre alle 15 preso lo Studio Marco Parpinel a Treviso. È una villa che trasuda storia, perché è stata dimora del conte Pietro Bertolini, per tanti anni senatore, ministro in vari dicasteri con Giolitti, autore di quella riforma che assegnò ai residenti il Montello, benefattore che donò alla città un asilo.

Costruita nel XVI secolo, parzialmente ampliata nel XIX secolo, lì visse Pietro Bertolini nei trent’anni da senatore e fu lui a creare il giardino romantico disegnato da un famoso architetto francese con fontane, cascate, ruscelli e laghetto su una superficie di 4 ettari. Lì sono stati ospiti personaggi come il senatore Colosimo, il senatore De Nicola, il senatore Gasparini, scrittori e poeti come Romain Rolland, Rabindranath Tagore, Cesare Abba, esponenti della pubblica istruzione come Maria Montessori.

Lì ora risiede il nipote del Bertolini, Pietro Vangensten. Un pezzo importante della storia montebellunese e nazionale se ne va quindi all’asta. «È un edificio che riveste un’importanza del tutto particolare», spiega lo storico Lucio De Bortoli, «Pietro Bertolini è stato un grande protagonista della vita politica del Paese. Una rilevanza che supera persino l’oggetto architettonico e che abbraccia una fase storica dell’intera città. Speriamo che il nuovo acquirente dimostri la stessa disponibilità culturale che ha caratterizzato sinora l’ingegner Vangensten».

«Apprendo con sorpresa e con tanta tristezza la notizia secondo cui Villa Bertolini andrà a breve all’asta», afferma l’assessore Maria Bortoletto. «Il complesso di villa Bertolini da oltre un secolo ha rappresentato per Montebelluna un punto di riferimento sia culturale che economico-politico. Pietro Bertolini è stato un protagonista politico per svariati decenni a livello nazionale, internazionale e locale. Villa Bertolini, che conserva il prezioso archivio personale del senatore, era il centro amministrativo di una estesa proprietà immobiliare agricola nella quale gravitavano svariate decine di famiglie dedite all’agricoltura; col tempo alle stesse è stato consentito di affrancarsi acquistando i fondi coltivati. La famiglia di Pietro Bertolini ha favorito lo sviluppo culturale della popolazione infantile sostenendo l’applicazione del metodo Montessori nelle scuole elementari. Rattrista l’incognita del futuro della villa». –

Enzo Favero

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