Fiamme nella notte al Leroy Merlin: si sospetta il dolo

SAN BIAGIO DI CALLALTA Si è sviluppato nella notte tra venerdì e sabato, verso l’una, un incendio che ha divorato un piccolo prefabbricato e poi ha intaccato la facciata esterno del negozio Leroy...

SAN BIAGIO DI CALLALTA

Si è sviluppato nella notte tra venerdì e sabato, verso l’una, un incendio che ha divorato un piccolo prefabbricato e poi ha intaccato la facciata esterno del negozio Leroy Merlin a Olmi di San Biagio di Callalta. Le fiamme si sono sviluppate rapidamente partendo da una casetta di legno posta all’esterno dell’edificio, inaugurato soltanto un anno fa. Il fuoco è stato spento rapidamente dalle squadre dei vigili del fuoco, allertati rapidamente dal servizio di sicurezza notturno ed accorsi rapidamente sul posto. Al loro arrivo c’erano ancora fiamme e fumo. Il responsabile alle vendite del Leroy Merlin ha commentato così l’accaduto: «Era più o meno l’una quando è scoppiato l’incendio. Fortunatamente i pompieri sono stati chiamati subito dal nostro servizio di sicurezza, ed abbiamo evitato così guai peggiori. Hanno lavorato un paio d’ore per spegnere il fuoco. Tutto è partito da una delle casette di legno prefabbricate che teniamo solitamente all’esterno: ha preso fuoco velocemente, creando così i presupposti per il propagarsi delle fiamme. Meno male che solo l’esterno dell’edificio è stato lievemente annerito. Ora non sappiamo proprio da che cosa possa essere stato causato il problema, abbiamo messo tutto nelle mani delle forze dell’ordine e speriamo che le indagini portino a stabilire la reale causa di quel che è successo». Insomma, tra i sospetti c’è anche quello che possa trattarsi di un rogo doloso, non si sa se per finalità vandaliche o di altro genere. Oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti sul posto ieri notte anche i carabinieri del nucleo operativo di Treviso. Sono state controllate anche le altre casette di legno poste all’esterno, e soprattutto l’interno del magazzino, per escludere che il calore sviluppato dalle fiamme avesse acceso uno o più focolai sparsi e non subito visibili. Sono ora in corso di svolgimento gli accertamenti per determinare le origini del rogo, che probabilmente non è stato causato da un cortocircuito, non essendo presenti quadri elettrici nei pressi della casetta che è stata incendiata. Gli inquirenti stanno vagliando tutte le possibili ipotesi, non escludendo nessuna pista, nemmeno, come anticipato, quella del dolo. Nei prossimi giorni forse si potrà fare chiarezza su quanto accaduto la scorsa notte a Olmi.

Tommaso Miele

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso