Feste e spettacoli a Treviso: “Prato in Fiera” diventa laboratorio

TREVISO. Prato della Fiera oggi è molte cose diverse, un parcheggio in primis, la sede delle fiere, un’area senza un vero e proprio scopo. Da sabato sarà quanto meno un po’ di più un prato, grazie alla semina dell’erba che avverrà durante la manifestazione “Prato in Fiera”. Un test che unisce associazioni, residenti, Comune e Fondazione Benetton, per iniziare a dire cosa quello spazio potrebbe essere.
Di certo non un parcheggio, “abusivo” lo definisce Marco Tamaro e “spontaneo” Manildo, su questo concordano tutte le parti in causa, «abbiamo già previsto un nuovo park all’ex Enel, ma finché non sarà realizzato non sarebbe logico impedire la sosta a prato della Fiera», ha chiarito il sindaco Giovanni Manildo, che sabato parteciperà alla semina.
Verrà inaugurato, al centro della festa, il “Piccolo Circo” una struttura temporanea che rimarrà a disposizione della comunità di Fiera e di tutti i frequentatori del Prato e della Restera fino alle prossime Fiere. «Si tratta» , spiega Martina Davanzo, architetto ideatore dell’istallazione, «di una struttura completamente smontabile, una piccola arena di 12 metri di diametro per accogliere eventi anche di natura spontanea, pensata, da tutti noi, con l’intento simbolico di rappresentare l’avvio a quel processo di restituzione del Prato al suo antico ruolo di spazio pubblico con grandi capacità intrinseche di aggregazione».

Al suo interno si esibiranno, con spettacoli e attività laboratoriali, il burattinaio Paolo Papparotto (16.00), l’attore Mirko Artuso (17.00) la fisarmonicista Francesca Gallo (17.30) e il naturalista Stefano Baldan. Sono oltre 60 le associazioni che hanno aderito a Prato in Fiera, una bella crescita rispetto alla prima edizione dello scorso anno. La festa è allo stesso tempo un momento di sintesi e di stimolo per la discussione attorno al futuro dell’area, «ogni progetto pensato e disegnato senza il coinvolgimento di chi usufruisce del prato sarebbe utile solo a finire nel portfolio di un architetto», sostiene il direttore di Fondazione Benetton Marco Tamaro, «non lo userebbe nessuno. Però i tempi della pianificazione paesaggistica sono necessariamente lunghi».
E poi c’è il tema Fiere di San Luca, “troppo invadenti” secondo chi sta pensando alla rigenerazione del Prato della Fiera. I giostrai si sono seduti attorno al tavolo con l’associazione Parto in Fiera, presieduta da Dario Brollo, e saranno presenti con un gazebo alla festa. Un dialogo per il contenimento delle giostre è dunque iniziato. In questi giorni sono ospiti dell’associazione Prato in Fiera gli studenti di LandLab, Laboratorio di Paesaggio dell'Università di Palermo diretto dal prof, Manfredi Leone, uno dei progettisti di Parco Uditore a Palermo, iniziativa di recupero di un'area urbana degradata partita dal basso. E proprio gli studenti, con un occhio diverso da chi il prato lo vede tutti i giorni, faranno delle ipotesi sul futuro dell’area. Prato in fiera inizierà alle 15 per proseguire fino alle 19 30 tra laboratori, spettacoli, musica, e gli stand delle associazioni che hanno aderito.
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