Fantino iridato perde due cavalli nel rogo

SAN FIOR. Tre mesi fa si godeva il trionfo nella Coppa del Mondo gentlemen di ippica. Ieri un incendio ha distrutto la sua scuderia a San Fior di Sotto, provocando la morte di due cavalli. E così, Alberto Berton, il campione di casa, s’è trovato al centro del peggiore degli incubi. Le fiamme sono divampate, poco dopo le 14, nell’edificio di proprietà della famiglia Borgatello in via San Macario dei Palù 35, una struttura metallica - 300 mq - di recente fabbricazione (pare meno di un anno) e collassata in breve tempo. La colonna di fumo era visibile a chilometri di distanza, tre persone sono rimaste lievemente ustionate nel tentativo di liberare i cavalli.
COLPA DI UNA SALDATURA
Sono intervenuti i vigili del fuoco di Conegliano, Vittorio Veneto e Sacile. Nonché Suem e carabinieri: a causare il rogo, a quanto pare, dei lavori di saldatura. Le scintille finite sul fieno hanno provocato un incendio violentissimo. «Penso ai sacrifici per realizzarla, abito a poche centinaia di metri», commenta Gastone Martorel, sindaco di San Fior. La scuderia, di proprietà della famiglia Borgatello come l’agriturismo - "Ca' Borgatello" - nelle vicinanze, era il luogo prediletto di Alberto Berton. Una sorta di seconda casa. I cavalli, montati da lui e dalla sorella Maddalena, erano quasi fratelli acquisiti.
IL CAMPIONE
Il 20enne fantino - che ieri ha assistito ai soccorsi, visibilmente sconvolto, ma senza voler rilasciare dichiarazioni - ha iniziato con i pony a 5 anni, l'ippica è la sua vita. «La mia famiglia è proprietaria di cavalli, abbiamo un agriturismo e una scuderia con sette quadrupedi: mia sorella pratica salto ad ostacoli», ha raccontato in una recente intervista, «nessuno però mi ha obbligato, mi sono appassionato da solo. Mi piace l’adrenalina, invece la paura non è contemplata… Altrimenti i genitori non mi avrebbero mai fatto montare». La svolta nella carriera di Berton è di pochi mesi fa: Alberto s'è imposto in Coppa del Mondo, nello speciale campionato riservato ai fantini amatoriali (World Fegentri Gentlemen Rider), aggiudicandosi tre tappe e infilando una sfilza di secondi e terzi posti. Una cavalcata che l’ha portato a esultare a Düsseldorf, Madrid e Delaware, scrivendo nel contempo un piccolo pezzo di storia dell’ippica italiana: un nostro connazionale non centrava l’impresa da 23 anni, cioè prim’ancora che Berton nascesse.
LE PERFORMANCE
Il fantino s’è garantito così un’inaspettata popolarità nel settore, anche se ha subito messo in chiaro di non volerci riprovare, quasi un “Rosberg” degli sport equestri. «Saluto da vincitore, mi dedicherò alle competizioni italiane», aveva detto. Ieri il quotidiano è stato scosso però dall’incubo. Ora ci sono danni da quantificare. Lo choc, soprattutto, da superare. —
Mattia Toffoletto
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso